Ticino
Cosa succede nella casa della direttrice della Job Contact?
Cosa succede nella casa della direttrice della Job Contact?
Cosa succede nella casa della direttrice della Job Contact?
Redazione
8 anni fa
L'OCST denuncia l'agenzia di collocamento, accusata di aver aggirato le leggi con un metodo stravagante

Il sindacato OCST torna oggi a denunciare la Job Contact SA di Lugano, accusata di aver aggirato le leggi nel cantiere per la ristrutturazione della casa della sua direttrice.

"Il panorama dell’edilizia cantonale si arricchisce di un ulteriore metodo stravagante di fare impresa" esordisce il sindacato in una nota firmata dal responsabile edilizia e rami affini, Paolo Locatelli.

"La Job Contact SA di Lugano, rinomata agenzia di prestito di personale, stipula un contratto di lavoro/missione con 8 propri lavoratori (muratori, giardinieri, piastrellisti, elettricisti, pittori e gessatori) con la stessa Job Contact SA, per ristrutturare la casa di proprietà della direttrice della Job Contact SA" spiega l'OCST. "Il tutto con salari quantomeno “discutibili”. A titolo esemplificativo, il capo cantiere - che utilizza strumenti di lavoro propri e mette a disposizione per il trasporto del materiale un suo furgone con ponte - è classificato come manovale cat. C a fr. 25.45 all’ora invece di fr. 33.10 lordo base. Una differenza di fr. 7.75 per ogni ora di lavoro che corrisponde, mediamente, ad “un risparmio” di più di 1'360.-- franchi al mese."

"Allo stesso tempo datrice di lavoro e cliente di se stessa, la Job Contact SA non è nemmeno iscritta all’albo imprese Lepicosc per le opere edili né all’albo imprese LIA per le opere da artigiano" sottolinea l'OCST, che si è immediatamente rivolta alle commissioni di vigilanza Lepicosc e LIA chiedendo di procedere, in via provvisionale, all’ordine di fermo lavori. Parallelamente, per una verifica delle condizioni salariali, la segnalazione è stata notificata alle Commissioni paritetiche cantonali di competenza.

"Si tratta di un caso emblematico di aggiramento di due Leggi cantonali (Lepicosc e LIA) e delle disposizioni contrattuali stabilite dai CCL" afferma l'OCST. "A ciò si aggiunge una variante dai risvolti paradossali: un’agenzia di prestito di personale che, offrendosi a questo “virtuoso” giro di manodopera, fa concorrenza sleale … persino alla propria clientela."

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