
Arriva l'estate e, chiunque si accompagni nella vita con un individuo a quattro zampe, si trova di fronte un bel problema. Lo lascio o me lo porto, e se lo lascio dove lo lascio? Se un gatto è contento della ciotola piena e di due chiacchiere ogni giorno, il cane è più ingombrante, così si pensa alla pensione. Ma occhio, in quelle delle protezioni animali ormai non si trova più un buco. Così, chi arriva all’ultimo deve rivolgersi a strutture che non conosce e forse un po’ troppo amatoriali.
"Ci sono segnalazioni di pensioni improvvisate, di persone che capiscono il bussines e quindi non essendo nè competenti nè attrezzati si mettono a tenere cani in pensione. - spiega Emanuele Besomi, presidente Società protezione animali Bellinzona - Prima di tutto bisogna vedere dove si lascia il proprio cane, visitare la struttura, conoscere la persona che gestirà il cane, e diffidare dalle pensioni o pseudo tali dove il cane viene consegnato alla porta d'entrata e io non vedo più cosa succede al mio animale".
Ci sono poi gli infiniti annunci di pet sitter che si trovano su tutti o sui siti specializzati. E anche qui il consiglio della SPAB è lo stesso: "Contattatelo per tempo, fate conoscere il cane al dog sitter, cercate referenze e poi sicuramente si potrà trovare - ci sono - persone competenti che fanno un ottimo lavoro".
E quando siamo in vacanza? Chi ama gli animali lo sa, vedere un randagio spezza il cuore, ma mettersi in mente di portarlo a casa non è la scelta giusta.
"Non lasciarsi trasportare dal cuore. Senza i corretti vaccini e i corretti tempi nessun animale può entrare in Svizzera. Piuttosto che prendere un cane, portarlo illegalmente in Svizzera, con il rischio di importare malattie pericolose per l'uomo e per gli altri animali, direi di contattare un'associazione di protezione degli animali in loco. Aiutarli economicamente per i vaccini e le cure dell'animale, ma lasciare gestire l'animale lì".
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