
Il Consiglio di Stato ticinese sul tema della corsia per tir sulla A2 nel Mendrisiotto? Presenta “un atteggiamento di totale passività”. Questo il giudizio dei tre granconsiglieri Ppd del distretto più a Sud del Ticino (Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani), già autori di un’interrogazione trasmessa lo scorso 29 novembre, con la quale si sono fatti portavoce a livello cantonale del disagio manifestato dai Comuni della regione in merito al progetto dell’Ustra, difeso in seguito anche dalla direttrice del Datec Simonetta Sommaruga durante l’ora delle domande in Consiglio nazionale.
“Urgente”
Ora i tre deputati, insoddisfatti dalla risposta data dal Governo (il quale “ha comunicato ai sottoscritti deputati che né il Consiglio di Stato, né il Dipartimento del Territorio ha ricevuto alcuna indicazione ufficiale in merito ai propositi di Ustra e di avere appreso solo dai media le intenzioni delle autorità federali in merito), tornano alla carica con un’interpellanza, alla quale chiedono di dare il carattere di urgenza.
Solo il CdS non era informato?
Fonio, Agustoni e Pagani scrivono che l’Ufficio federale delle strade, in merito al progetto, ha già incontrato alcuni Comuni del Mendrisiotto e la Commissione regionale dei trasporti. “Da nostre informazioni gli incontri non si sono svolti in un bar, è quindi presumibile che abbiano avuto una veste ufficiale. Il Consiglio di Stato, apparentemente, sembra quindi l’unica autorità di questo Cantone a non essere stato minimamente informato o coinvolto in questo progetto, ciò che senz’altro preoccupa”. “Restare immobili e attendere passivamente i passi formali di Ustra rischia di pregiudicare qualsiasi futura possibilità di intervento a favore del Mendrisiotto”. Dal Governo ora i tre granconsiglieri Ppd si attendono dei concreti passi avanti per risolvere la questione.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata