L'esperto
Convivenza uomo-animali selvatici: "più esemplari, più incontri e rischi"
Redazione
2 anni fa
Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto un runner ucciso da un'orsa in Trentino, Ticinonews ha parlato con un esperto per capire come e se uomo e grandi predatori possono convivere sullo stesso territorio.

Trentino, 5 aprile. Un 26enne stava correndo nei boschi quando viene aggredito mortalmente dall'orsa JJ4. Un fatto di cronaca che ha riacceso il dibattito sulla convivenza fra uomo e grandi predatori. Tornando alle nostre latitudini, sono numerose le segnalazioni di lupo avvistati sul nostro territorio. Non soltanto nei boschi o in montagna, ma anche in pianura. Come leggere questa situazione? Ticinonews lo ha chiesto all'etologo Federico Tettamanti.

Che idea si è fatto dell'aggressione avvenuta in Trentino?

"Un'aggressione prima o poi può capitare. Non dobbiamo dimenticare che ogni individuo è diverso, ogni animale selvatico ha una propria personalità, invecchia come noi e può avere dei comportamenti propri. Esistono delle guide in cui vengono dati dei consigli in caso di incontro ravvicinato con un animale selvatico. In questi esempi non viene però considerato un altro aspetto importante: la reazione dell'animale. Nel caso specifico avvenuto in Trentino, probabilmente il corridore è arrivato silenziosamente addosso all'orsa, forse già vecchia e problematica. Così si è spaventata e autodifesa, come fanno tutti gli animali selvatici. L'autodifesa per un'orsa può significare una zampata, ma bisogna considerare che la specie può pesare fino a 350 kg, quindi un suo movimento non è una carezza, ma una botta reale e forte. Se fosse stato un giovane esemplare forse sarebbe fuggito".

Fare rumore è sempre una buona soluzione?

“Sì, queste sono le regole generali da seguire per tutti gli animali selvatici: dai grandi carnivori agli ungulati. Se un cervo mi si avvicina perché non mi sente, emettendo un forte rumore questo si spaventerà e scapperà. La stessa cosa vale per i grandi predatori, anche se questi -va detto- possono avere dei comportamenti differenti rispetti agli ungulati perché sono più evoluti". 

Recentemente un lupo è stato investito da un treno a Bironico. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni della sua presenza in Ticino. È vero che non attacca l'uomo?

 "Negli ultimi 50-60 anni non si sono registrati attacchi mortali da parte del lupo in Europa. Logicamente, come per qualsiasi animale selvatico, più la popolazione aumenta e più variano i comportamenti. Non tutti gli esemplari si comportano nello stesso modo. Esattamente come facciamo noi umani. Finché sul nostro territorio c'erano 2-3 lupi, la probabilità di incontrare uno problematico era molto bassa, con l'aumento esponenziale degli animali la situazione cambia. Finora, come detto, il lupo non ha ucciso nessuna persone, ma visto cosa è successo con gli orsi non è da escludere che possa accadere in futuro, ma non creerei paure inutili nei cittadini".

È più pericoloso un lupo o un orso?

 "Dipende da che lupo e che orso incontriamo. Il secondo è più grande e incute più timore, il primo è più simile ai cani che in molti hanno a casa. Ma è difficile dare una risposta perché entrambi sono carnivori e predatori".

E i cinghiali?

"I cinghiali quando sentono un pericolo e non hanno vie di fuga possono attaccare. Questo succede anche con i grandi predatori, lo fanno perché è la loro unica via di fuga. Con l'aumentare della fauna selvatica gli incontri tra essere umani e animali aumentano e questo crea dei conflitti. Per convivere al meglio dobbiamo essere più prudenti e informarci".