Ticino
Contromano in autostrada: "Delle barriere per evitarlo"
Contromano in autostrada: "Delle barriere per evitarlo"
Contromano in autostrada: "Delle barriere per evitarlo"
Redazione
7 anni fa
Fiorino Odorisio, responsabile della Opentech, parla del suo progetto per contrastare il problema. SONDAGGIO

Le statistiche parlano chiaro: in Svizzera la media di automobilisti che imboccano contromano l’autostrada si è fissata a 13 casi all’anno. Gli ultimi due episodi si sono verificati proprio in Ticino: il primo ha visto protagonista un 74enne che in ottobre ha imboccato contromano l’autostrada allo svincolo di Lugano sud, l’altro, una 77enne che lo scorso 25 aprile ha commesso lo stesso tragico errore sulla superstrada A13 in direzione di Locarno. In questo ultimo caso ticinese il 52enne coinvolto suo malgrado nell'incidente è purtroppo deceduto.

Per ovviare all’escalation degli ultimi mesi, culminata con il caso di Horgen, dove un conducente ha percorso quasi 100 km in contromano in direzione di Zurigo prima di essere fermato e poi arrestato dalla Polizia. Un fenomeno preoccupante, quello dell’imboccatura autostradale contromano, che ha fatto balenare nella testa di Fiorino Odorisio, responsabile della Ditta Opentech di Sant’Antonino, che tra le altre cose realizza kit completi per automatizzare i cancelli a due ante da 5 metri.

Interpellato da Ticinonews, Odorisio ha illustrato la sua innovativa idea: "A differenza delle due ‘apparecchiature Intelligenti’, che USTRA ha appena terminato di testare all’altezza di Quinto e a Lugano sud e basati sull’emissione di segnali luminosi e acustici oltre alla segnalazione automatica alla Polizia, il mio sistema si basa sulla posa alle uscite autostradali di barriere automatiche in metallo munite di sensori e spie come quelle dei semafori, sullo stile di quelle che si trovano negli autosili e in alcuni supermercati ticinesi".

"A livello economico", prosegue Odorisio, la mia soluzione non supererebbe i 2'500 franchi per barriera. Al momento ho avuto un brevissimo colloquio telefonico con l'USTRA, cui invierò tutta la documentazione. In ogni caso mi è stato riferito che la mia proposta verrebbe eventualmente presa in considerazione soltanto dopo il completamento dell’analisi dei risultati del precedente progetto".

"Premettendo che le entrate contromano hanno già generato spese importanti, bisogna dapprima valutare la fattibilità dei progetti che ci vengono sottoposti. Al momento, non posso assolutamente esprimermi, anche perché non ho ancora ricevuto la documentazione del signor Odorisio e di conseguenza non sono a conoscenza del progetto", ha spiegato a Ticinonews il responsabile informazione e comunicazione dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) Eugenio Sapia.

Da parte sua, Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero per la Svizzera italiana, ha affermato che "la problematica legata a queste entrate contromano è molto complessa", aggiungendo che nel caso avvenuto ultimamente a Pazzallo, l’automobilista aveva imboccato la corsia di contromano il suono ben istinto dei sensori e la chiara visualizzazione dei segnali".

"Un altro sistema", aggiunge Gazzola, "potrebbe essere quello di ricorrere alle griglie rompi-pneumatici, modalità draconiana, adottata presso le dogane e dalla Polizia e più adatte a casi gravi di delinquenza. L’idea del signor Odorisio potrebbe anche essere proponibile, ma bisognerà valutarla dal punto di vista tecnico e sottoporla all'analisi degli specialisti", conclude Gazzola.

RQ

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