
Nell’ambito dei controlli del traffico pesante da parte delle autorità italiane presso la dogana di Brogeda sembrerebbe che si creino forti ritardi. Una procedura che “va poi a causare delle colonne importanti in territorio svizzero, che richiedono l’utilizzo di una corsia d’emergenza dell’autostrada per lo stazionamento, ciò mette in crisi il flusso che non è certo limitato ai soli periodi di esodo vacanziero”. A evidenziare questa problematica è il granconsigliere PLR Matteo Quadranti che in un’interrogazione al Consiglio di Stato chiede se è a conoscenza della situazione venutasi a creare in dogana e cosa intende fare per risolverla.
Se qualcosa risulta essere stato attivato a livello di Amminsitrazione federale delle dogane presso Stabio/Gaggiolo, a Chiasso Brogeda “ancora nulla”. Secondo il deputato il Mendrisiotto merita di “godere di attenzioni rapide e prioritarie in questi ambiti”. Inoltre per Quadranti il pretesto della grande riforma verso la digitalizzazione del settore doganale “non può essere la risposta a ogni domanda. Alla pari, il distretto ritiene che le autorità cantonali (anche facendo capo alla propria “piccola diplomazia”) e federali debbano mostrarsi più esigenti verso le autorità italiane anche in questo settore oltre, magari, ad un migliore coordinamento dei cantieri visto che in concomitanza con quelli assai numerosi sul fronte svizzero, da mesi vi è anche un cantiere”.
Da qui le domande al Governo:
1. Il Consiglio di Stato è a conoscenza di questa problematica doganale?
2. Se no, cosa intende fare per chiarirla e risolverla?
3. Il Consiglio di Stato è a conoscenza della problematica dei cantieri sui due lati della frontiera?
4. Se no, cosa intende fare per chiarirla e risolverla?
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