Ticino
Controlli di polizia a cavallo del confine
Daniele Coroneo
3 anni fa
Ieri sono stati effettuati i primi controlli congiunti sulle persone fra Polizia cantonale e Carabinieri italiani, una risposta a furti e rapine che colpiscono entrambi i lati della frontiera

Agenti della Polizia cantonale accanto a Carabinieri italiani per effettuare dei controlli sulle persone: uno spettacolo insolito a cui hanno assistito gli automobilisti che ieri, in tarda mattinata, transitavano sulla strada cantonale ad Agno. Ieri è stato infatti dato il via a un nuovo risvolto dell’accordo italo-svizzero di cooperazione di polizia e doganale, siglato nel 2013 ed entrato in vigore nel 2016, ovvero dei controlli congiunti di agenti svizzeri e italiani sull’identità delle persone, svolti in entrambi i Paesi. Un’esperienza che si affiancherà ai controlli comuni in materia di circolazione stradale, svolti in questo caso in collaborazione con la Polizia di Stato italiana.

Doppia verifica
Concretamente, al momento del controllo, il profilo della persona fermata viene confrontato con le banche dati svizzera e italiana. Con questa doppia verifica la speranza è quella di aumentare l’efficacia della lotta al crimine a cavallo del confine, rispondendo a un’esigenza concreta ed emersa nuovamente con una certa intensità negli ultimi mesi: “Con questi primi controlli congiunti vogliamo contrastare furti e rapine, comprese quelle ai danni dei bancomat”, spiega ai nostri microfoni Giovanni Capoferri, capitano del II° Reparto della Gendarmeria della Polizia cantonale. “In effetti – illustra l’ufficiale – abbiamo notato una sorta di “pendolarismo del crimine”, nei confronti del quale spesso ci trovavamo in ritardo”.

Utile su entrambi i lati della frontiera
La nuova possibilità è vista positivamente anche da parte italiana. “Lo scambio di informazioni fra le forze di polizia sarà un utile strumento per evitare che il lavoro delle autorità di entrambi i Paesi venga ostacolato dal confine”, commenta il capitano Alessandro Volpini, comandante di Compagnia dei Carabinieri di Luino.

Formazione specifica
Il dialogo fra due sistemi di polizia differenti necessita di comprensione reciproca: per prepararsi a queste attività comuni, una sessantina di agenti provenienti da corpi diversi, svizzeri e italiani, ha seguito negli scorsi mesi una due giorni di formazione a Chiavenna.

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