
Negli scorsi giorni ogni proprietario fondiario del Comune di Lugano ha ricevuto dal Municipio per lettera raccomandata, per la parte che lo interessa, il prospetto di pubblicazione delle opere di canalizzazione. Si tratta dell’imposizione dei contributi provvisori di canalizzazione della legge federale contro l’inquinamento delle acque (Lalia).
Di cosa si tratta
Questa imposizione è obbligatoria e prevede di far pagare ai proprietari dei fondi le opere di smaltimento delle acque (canalizzazioni e impianti di depurazione), con una percentuale variabile tra il 60% e l’80% del costo delle opere. Il Consiglio comunale aveva deciso di imporre il 70% ai proprietari, mentre il restante 30% resta a carico dei contribuenti. Visto il ritardo nella procedura di prelievo, quando gran parte delle opere è già stata realizzata a spese dei contribuenti e l’incasso previsto di oltre 110 milioni di franchi non comporterà la diminuzione del moltiplicatore d’imposta comunale, la percentuale del 60% poteva essere la più indicata: ma la decisione è stata presa e non vi è più margine di discussione.
Margine di manovra sulle modalità di pagamento
Il Municipio, si legge in un’interrogazione inoltrata dai consiglieri comunali di Lugano Paolo Beltraminelli (il Centro) e Giovanni Albertini (Movimento Ticino & Lavoro), nel prospetto inviato ai proprietari prevede unicamente due modalità di pagamento: quello del contributo totale in un’unica rata entro 30 giorni dall’emissione (non ancora avvenuta) della polizza di versamento e quello in 10 rate annue costanti con l’interesse composto del 5%, che equivale a pagare in totale il 23,3% in più dell’importo dovuto. Questi vincoli così restrittivi “metteranno in difficoltà parecchi proprietari che, di fronte a una spesa improvvisa con termini così stretti, faranno fatica a pagare tutto subito e quindi saranno costretti a pagare il 23.3 % in più del dovuto”, si legge nell’interrogazione. La legge lascia però altre possibilità. In caso di pagamento anticipato parziale o totale, l’interesse corrispondente non viene conteggiato. È data quindi la possibilità di pagamento anticipato parziale (ad esempio la metà del dovuto) senza dover per forza versare tutto subito o pagare tutto a rate con il 23.3 % di supplemento.
Le richieste
Viene quindi chiesto al Municipio se non pensa di rivedere le modalità e i termini del pagamento dei contributi, agevolando i proprietari nel pagamento “dell’importante balzello”, ad esempio concedendo uno sconto a chi paga tutto subito e non penalizzando in modo eccessivo chi non può saldare entro 30 giorni tutto il contributo, senza essere costretto a pagare un supplemento di oltre il 23%. Secondo gli interroganti, “si potrebbe ad esempio prevedere la possibilità di un pagamento parziale della somma dovuta e tempi più lunghi per il versamento dell’importo totale. Si chiede inoltre all’Esecutivo se non ritiene opportuno attendere l’emissione del pagamento a dopo l’approvazione della nuova legge sulla gestione delle acque (LGA), che prevede nuove modalità di calcolo dell’interesse dovuto per il pagamento a rate più favorevoli per i proprietari dei fondi. Infine, nei Comuni aggregati “vi sono proprietari che hanno pagato negli scorsi anni contributi in eccesso, in parte anche in rate decennali con interesse”. Per gli stessi è prevista la restituzione dei contributi pagati in eccesso. “Nella restituzione saranno considerati anche gli interessi maturati in questi anni?”
I cofirmatari
L’interrogazione è cofirmata dai centristi Lorenzo Beretta Piccoli, Angelo Bernasconi, Benedetta Bianchetti, Luca, Federica Colombo Mattei, Michele Malfanti, Angelo Petralli e Lorenzo Pianezzi