Ticino
Consorzi idrici in Ticino: “Situazione tranquilla”
Foto Cdt/Chiara Zocchetti
Foto Cdt/Chiara Zocchetti
Federico Marino
3 anni fa
La limitazione dell’uso non domestico delle acque a Mendrisio non si è resa necessaria nel Sopraceneri; qui la situazione non presenta particolari problemi

Una settimana fa le Aim hanno divulgato un divieto di utilizzo dell’acqua potabile per uso non domestico a Mendrisio; ma qual è la situazione nei consorzi dei maggiori distretti del Cantone? Abbiamo contattato i responsabili per farci un’idea.

Mendrisio: la popolazione ha seguito gli inviti

L’invito alla popolazione è stato generalmente seguito a Mendrisio. I consumi d’acqua nel comune momò e nei suoi quartieri sono stati ridotti dagli abitanti, come dal comune, ritornando sui livelli che ci si aspetta.
Alcuni casi di contravvenzione sono stati segnalati all’Azienda che gestisce la rete idrica, la quale ha poi proceduto a degli avvisi verbali. Tuttavia, questi casi restano limitati nei numeri e spesso gli avvisi sono sufficienti a risolvere la situazione.
Si prevede che la limitazione duri fino a quando si verificheranno tre giorni di pioggia, hanno affermato le Aim. Tuttavia, la chiusura della maggior parte delle industrie per Agosto lascia ben sperare per quanto riguarda un’ulteriore diminuzione dei consumi.

Nel Locarnese tutto tranquillo grazie all’acqua di falda
“A Locarno il 75% circa dell’approvvigionamento è garantito da acqua di falda, e solo il restante 25% da acqua di sorgente”, ci ha spiegato il direttore di Azienda acqua potabile Locarno André Hengelhardt. Sebbene si sia registrata una certa diminuzione dell’apporto d’acqua di sorgente, il calo non è significativo, ed è compensato facilmente da acqua di falda. Al momento dunque non si registrano problemi, nemmeno nelle località di “periferia”, in cui l’apporto è garantito normalmente dalle sorgenti. “Controlliamo costantemente l’apporto di acqua nei serbatoi, che al momento è sufficiente”, prosegue il direttore; “qualora ci dovesse essere bisogno potremmo ricorrere a limitazioni come successo in passato, però a breve termine non sembra essere il caso”.

Pochi avvisi mirati nel Bellinzonese, situazione sotto controllo
Le Amb, che servono i 13 quartieri della Nuova Bellinzona, per il momento, hanno diramato degli inviti mirati in un numero limitato di località. È stato il caso di Claro, dove la poplazione è stata invitata ad un utilizzo parsimonioso dell’acqua. Qui è stato inoltre rimesso in servizio un pozzo di captazione, in collaborazione con il laboratorio e l’ufficio della protezione delle acque cantonali: “qualora dovesse esserci bisogno, in casi estremi, il pozzo potrebbe costituire una risorsa aggiuntiva”, ha dichiarato l’ingeniere Juri Ponzio.
Un invito all’uso parsimonioso dell’acqua è stato diramato anche nella zona bassa di Pianezzo; nella zona alta dello stesso comune è stato diramato un divieto dell’uso d’acqua potabile per scopi non domestici. Anche in questo caso è stato operato un provvedimento di natura tecnica, che potrà servire a garantire l’approvvigionamento: più nello specifico, una pompa che permetterà di rilanciare l’acqua verso l’alto se necessario.
Qualora la pioggia dovesse continuare a non arrivare sulla regione, tra 10-14 giorni queste contromisure tecniche dovrebbero permettere di levare i diversi inviti o divieti. Quest’anno le complicazioni sono dovute soprattutto alla mancanza di precipitazioni, in particolare di quelle invernali. “La situazione resta comunque sotto controllo” conclude Ponzio.

Lugano non segnala disagi
Nel Luganese l’acqua del sottosuolo rimane la più importante fonte di approvvigionamento della città e dei comuni serviti, riporta il sito Ail, per circa il 60% del fabbisogno. L’acqua di lago viene inoltre prelevata a Cassarate e a Barbengo, per poi venire canalizzata verso le diverse stazioni di potabilizzazione. 103 sorgenti e 19 camere di raccolta alle pendici del Monte Tamaro raccolgono le acque che poi sono convogliate verso Crana. Le Aziende Industriali di Lugano hanno affermato che al momento non segnalano disagi alla rete idrica, e che non si hanno in previsione inviti o divieti da rivolgere alla popolazione.

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