Ticino
“Conseguenze pericolose in caso di approvazione”
Thomas Schürch
3 anni fa
Il comitato politico “No al Decreto d’austerità Morisoli” ha presentato oggi i propri argomenti. “Una visione estremamente discriminante per le fasce più vulnerabili della popolazione”

“La situazione finanziaria del Ticino non è drammatica come vuole far credere la destra”, “pericolose conseguenze in caso di approvazione”, “una proposta irresponsabile”. Sono solo alcuni spezzoni degli interventi fatti questa mattina a Bellinzona dai partecipanti alla conferenza stampa del comitato politico “No al Decreto d’austerità Morisoli”. Il comitato, composto da Ps Ticino, Verdi, Pc e Pop, ha presentato i suoi argomenti per respingere il decreto concernente il pareggio di bilancio entro il 2025 su cui si voterà il prossimo 15 maggio.

Riget: “Quale futuro vogliamo per il Canton Ticino?”

La copresidente del Ps Laura Riget ha spiegato l’importanza di questa votazione e le motivazioni che hanno spinto la sinistra ad unirsi in un comitato politico, che affianca la campagna dei sindacati e delle associazioni. “Questo voto solleva questioni fondamentali riguardo al ruolo dello Stato: quale futuro vogliamo per il Canton Ticino e che visione di società abbiamo?”, ha chiesto Riget nel corso del suo intervento. Non si vota “unicamente su come gestire le finanze pubbliche: le conseguenze in caso di approvazione sono molteplici e pericolose”. Il capogruppo Ivo Durisch , ha invece denunciato con forza “la favola delle spese fuori controllo”, usato da Morisoli e dalla Destra “per giustificare la propria politica fatta di tagli a servizi e prestazioni con l’obiettivo di ridurre la capacità di intervento dello Stato”.

Altre sfide all’orizzonte
“Siamo appena usciti da una pandemia e all’orizzonte si stanno profilando nuove difficoltà come il rincaro energetico e l’inflazione in seguito alla guerra in Ucraina, ma anche l’ennesimo aumento dei premi cassa malati”, ha detto Samantha Bourgoin, co-coordinatrice dei Verdi. Oltre a ciò, il Ticino dovrà nei prossimi decenni “affrontare sfide epocali come l’invecchiamento della popolazione, la fuga dei cervelli, il cambiamento climatico e la precarizzazione del mercato del lavoro. Ora più che mai il nostro Cantone ha bisogno di investimenti e non di tagli”.

Ay: “La Destra vuole continuare con la propria politica di tagli”
Massimiliano Ay (Pc), granconsigliere, ha parlato nel suo intervento di come questo decreto riproponga “le vecchie ricette dell’austerità e del meno Stato: questa proposta è irresponsabile! Il Covid ha mostrato una volta di più l’importanza di uno Stato presente che possa sostenere i cittadini in difficoltà, ma la Destra vuole continuare con la propria politica di tagli, privatizzazioni e austerità”. Infine, Gianfranco Cavalli, segretario del Pop, ha parlato di una “visione estremamente discriminante per le fasce più vulnerabili della popolazione, quelle con i redditi più bassi, già oggi nel nostro Cantone costrette a rinunciare alle cure mediche, ad accettare delle condizioni abitative indegne e ad accontentarsi delle briciole”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata