Ticino
Consegnate le firme per eliminare il modulo sulla fluidità di genere dal progetto 'Sono unico e prezioso'
© CdT/Gabriele Putzu© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
I firmatari chiedono che venga tolto dalla mostra itinerante dell’Aspi il nuovo personaggio Kay. “I bambini hanno bisogno di certezze e di messaggi chiari, non di elementi di confusione su tematiche tuttora oggetto di indagine scientifica”.

Sono state consegnate oggi al DECS le 1’118 firme raccolte dalla petizione “Eliminiamo il modulo sulla fluidità di genere dal progetto dell’Aspi ‘Sono unico e prezioso’". I firmatari chiedono che venga tolto dalla mostra itinerante dell’Aspi (Fondazione Aiuto, Sostegno e Protezione dell'Infanzia) il nuovo personaggio Kay, “tramite cui si introduce implicitamente la controversa tematica della fluidità di genere, che esula dagli obiettivi dichiarati di tutela dei bambini contro gli abusi e i maltrattamenti”.

Le motivazioni

Pur apprezzando il valore educativo di questo percorso didattico interattivo, pensato per aiutare i bambini delle scuole elementari a difendersi da situazioni di abuso e maltrattamento, “si guarda con preoccupazione all’introduzione nel programma di tematiche legate all’identità di genere, senza un adeguato equilibrio scientifico”, si legge in una nota stampa. L’Accademia europea di pediatria (EAP) e la Società europea di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (ESCAP) “hanno recentemente ribadito l’importanza di un approccio prudente e basato sulle evidenze scientifiche”. La loro posizione “sottolinea che i dubbi relativi all'identità di genere si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei bambini e che la diffusione di tali tematiche in età precoce potrebbe generare confusione piuttosto che promuovere una crescita equilibrata”.

La richiesta

I bambini – si legge ancora – “hanno bisogno di certezze e di messaggi chiari, non di elementi di confusione su tematiche tuttora oggetto di indagine scientifica”. Si chiede quindi alle autorità competenti di “garantire un'educazione scolastica rispettosa della crescita naturale dei bambini e del primato educativo della famiglia”.