
Sono state consegnate oggi al DECS le 1’118 firme raccolte dalla petizione “Eliminiamo il modulo sulla fluidità di genere dal progetto dell’Aspi ‘Sono unico e prezioso’". I firmatari chiedono che venga tolto dalla mostra itinerante dell’Aspi (Fondazione Aiuto, Sostegno e Protezione dell'Infanzia) il nuovo personaggio Kay, “tramite cui si introduce implicitamente la controversa tematica della fluidità di genere, che esula dagli obiettivi dichiarati di tutela dei bambini contro gli abusi e i maltrattamenti”.
Le motivazioni
Pur apprezzando il valore educativo di questo percorso didattico interattivo, pensato per aiutare i bambini delle scuole elementari a difendersi da situazioni di abuso e maltrattamento, “si guarda con preoccupazione all’introduzione nel programma di tematiche legate all’identità di genere, senza un adeguato equilibrio scientifico”, si legge in una nota stampa. L’Accademia europea di pediatria (EAP) e la Società europea di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (ESCAP) “hanno recentemente ribadito l’importanza di un approccio prudente e basato sulle evidenze scientifiche”. La loro posizione “sottolinea che i dubbi relativi all'identità di genere si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei bambini e che la diffusione di tali tematiche in età precoce potrebbe generare confusione piuttosto che promuovere una crescita equilibrata”.
La richiesta
I bambini – si legge ancora – “hanno bisogno di certezze e di messaggi chiari, non di elementi di confusione su tematiche tuttora oggetto di indagine scientifica”. Si chiede quindi alle autorità competenti di “garantire un'educazione scolastica rispettosa della crescita naturale dei bambini e del primato educativo della famiglia”.