
Naturalizzazione rifiutata... perché i consiglieri comunali hanno votato “Sì” anziché “No”. Il bizzarro episodio è avvenuto ieri sera durante la seduta del Legislativo di Lugano. Ne parla il Corriere del Ticino nella sua edizione odierna. All’origine dell’incomprensione il preavviso negativo del Municipio alla naturalizzazione, giustapposto a quello positivo della Commissione delle petizioni. In altri termini: chi voleva concedere la nazionalità svizzera alla persona oggetto del voto avrebbe dovuto votare “No”, chi era contrario avrebbe dovuto votare “Sì”.
Due votazioni
L’esito della votazione è stato di 27 “Sì” a 13 “No”, ovvero una bocciatura della naturalizzazione. È allora intervenuta la presidente del Consiglio comunale Tessa Prati (Ps) la quale, in seguito al sospetto che i colleghi non fossero in chiaro sulle modalità di voto, ha ordinato una seconda votazione, che si è effettivamente conclusa con 30 “No” a 13 “Sì”, risultato che sanciva la concessione della nazionalità svizzera.
Primo risultato valido
Dai banchi della Lega si è però alzata l’opposizione contro lo svolgimento della seconda votazione, considerata ingiustificata. Dopo un dibattito, la presidente del Consiglio comunale ha deciso di annullare la seconda votazione, determinando quindi il rifiuto della nazionalità alla persona candidata.
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