Confine
Sindaci insubrici vogliono completamento AlpTransit
Immagine Chiara Zocchetti
Immagine Chiara Zocchetti
Federico Marino
3 anni fa
Diversi sindaci della zona transfrontaliera scrivono a Cassis perché venga ulteriormente potenziato l’asse ferroviario Nord-Sud

I sindaci di Lecco, Como, Varese, Chiasso, Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona, oltre che il presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola e Giò Rezzonico, coordinatore del gruppo “Il Ticino con AlpTransit”, hanno chiesto al presidente della Confederazione Cassis un miglioramento della mobilità transfrontaliera tra Svizzera e Italia, con il conseguente completamento del progetto AlpTransit. La lettera in questione segue un’altra che è stata inviata al Presidente del Consiglio Draghi il mese scorso, nella quale si chiedeva pure il miglioramento dei collegamenti transfrontalieri.
I firmatari sopracitati sono riuniti nel quadro dell’iniziativa “Città dei laghi”, che comprende i poli della regione transfrontaliera tra Svizzera e Italia e intende “stimolare una trasformazione ambiziosa della regione, oltre che promuovere la cooperazione tra i diversi capoluoghi”.

Le richieste
Nella missiva al presidente della Confederazione i firmatari ricordano come la Città dei laghi “è costituito da un tessuto di città policentriche di oltre 2 milioni di abitanti”, e come “la loro messa in rete sia costitutiva di un processo di valorizzazione del capitale territoriale, economico e sociale che ne esalta il ruolo tra gli spazi metropolitani di Milano e Zurigo”.
Partendo dal presupposto che gli accessi alle grandi opere alpine del XXI secolo, cioè ad Alptransit, stando ai firmatari “sono qualitativamente insufficienti, in particolare perché nelle zone fortemente urbanizzate a cavallo della frontiera il traffico di lunga percorrenza interferisce con quello regionale e metropolitano”, chiedono:
- A breve termine migliori accessi alle gallerie di base, soprattutto sulla tratta Zurigo-Milano
- A medio termine che le nuove strategie di comunicazione vengano elaborate tenendo conto di “nuovi paradigmi di valutazione territoriali, come quelli ambientali e climatici”.
- A lungo temine “il completamento – sia pure a tappe – della ‘croce federale di mobilità’, vale a dire di nuove infrastrutture ferroviarie Nord/Sud e Est/Ovest per una nuova offerta sulle medie-lunghe distanze, quale liberazione di capacità delle reti esistenti per la mobilità regionale-locale”.

Le prospettive dello sviluppo ferroviario in Svizzera
“Il documento”, conclude il comunicato, “elaborato prima della presa di posizione del Consiglio Federale sulla sua visione di ampliamento delle infrastrutture ferroviarie fino al 2050, costituisce una risposta preventiva dei sindaci della Città dei Laghi alla decisione di non prevedere il completamento del progetto Alptransit nei prossimi trent’anni”. Questo scenario, paventato dai sindaci firmatari, costituisce “una visione che rischia di penalizzare fortemente l’asse di collegamento nord-sud attraverso la Via delle Genti, spostandolo su altri fronti”.
Il progetto Ferrovia2050, che vuole puntare sull’aumento dell’offerta suburbana negli agglomerati, e innanzitutto sulle brevi e medie distanze, è stato posto in consultazione lo scorso 22 giugno. Le parti interessate possono esprimere la loro opinione fino al 14 ottobre.

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