
Vittorio Sgarbi non ci sta e, in un video pubblicato su Facebook, espone la sua versione dei fatti in merito agli avvenimenti di sabato pomeriggio, quando è stato fermato alla dogana di Chiasso-Brogeda.
“Non ho superato nessuno”
“Stavo serenamente leggendo, non ho superato nessuno e non sapevo che i lampeggianti fossero stati accesi dal mio autista”, afferma Sgarbi. “Io stavo a destra e la colonna era assolutamente minima. Stavo entrando esattamente nella corsia che mi toccava. Questa è la verità”. Il critico d’arte, oltre a rimarcare la “maleducazione” e la “prepotenza” degli agenti della Polizia cantonale, contesta quindi la ricostruzione dei fatti da noi riportata ieri, dove si parlava di un lampeggiante blu azionato per superare sulla sinistra una coda di auto ferme. “Hanno detto solamente che non si possono utilizzare segnali italiani in territorio svizzero e questa probabilmente è una regola che il mio autista non conosceva, ma io non ho fatto assolutamente niente”.
“Nessuna ragione di tornare in Svizzera”
Diversi quotidiani italiani in queste ore hanno registrato l’irritazione di Sgarbi. “Ho detto che non andrò mai più in Svizzera e spero di non andarci più, non ho nessuna ragione di tornarci. Potrò vivere serenamente senza Svizzera. Felici gli svizzeri, felici quelli che sono sottoposti a una polizia così priva di gentilezza e cortesia”, conclude il deputato.
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