
Il Cantone ha aggiornato sui costi di finanziamenti dell'opera del tram-treno del Luganese, che come noto ha subito un rincaro negli scorsi mesi. Il costo totale è stato aggiornato a 765,90 milioni, di cui 504,15 milioni sono carico della Confederazione e 150,63 del Cantone. 63,24 milioni erano già stati approvati nel 2017 dal Gran Consiglio. Nel nuovo messaggio approvato ieri dal Governo da sottoporre al Parlamento il credito supplementare è quindi di 87 milioni. Nella conferenza stampa organizzata a Bellinzona, oltre al Consigliere di Stato Claudio Zali, c'era anche il collega Norman Gobbi, che da settembre si occupa della Divisione delle costruzioni. Tra i presenti anche Diego Rodoni, Direttore della Divisione delle costruzioni (DT)Alberto Del Col, Direttore della Rete tram-treno del Luganese SA (RTTL). A prendere la parola per primo proprio Gobbi, che ha annunciato la decisione del Cantone di approvare un nuovo credito. "Il Ticino ha sempre creduto in una mobilità sostenibile. Lo sviluppo della rete ferroviaria, con Tilo, troverà con il progetto Tram-treno un ulteriore sviluppo. Il Ticino è sempre più interconnesso e diventa sempre più una Città Ticino".
Zali: "Abbiamo lavorato seriamente su questo progetto"
"Comunichiamo con una certa fretta per evitare che l'informazione venga data prima da altre fonti", ha esordito il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. "Abbiamo delle buone notizie. Ricorderete quando venne paventato il sorpasso di spessa: ricevemmo un'interpellanza di 12 granconsiglieri. Le notizie sono due. Il Consiglio di Stato ha approvato ieri il credito supplementare necessario a coprire i costi. Una decisione attesa della Confederazione, che ha garantito la sua parte di superamento dei costi. L'opera è finanziata con conti aggiornati. La spesa totale dell'opera è di 765,90 milioni. La Confederazione pagherà 504,15 milioni, il Cantone 150,63. Il Cantone ha lavorato seriamente su questo progetto, non si può vendere fumo a Berna", ha concluso Zali.
L'iter dal 2017 fino a oggi
L'ingegner Rodoni ha poi parlato dell'iter dal 2017 fino a oggi. "Rispetto al messaggio del 2017 c'è un aggiornamento del preventivo dei costi. Ci sono diverse motivazioni, tra cui il rincaro delle opere. Il rincaro stimato secondo l'indice di rincaro delle opere ferroviarie (IRF) è di circa il 15%. C'è stato un'attualizzazione di tutti gli oneri espropriativi e degli indennizzi. Ci sono state anche importanti modifiche di progetto, in particolare per quanto riguarda Lugano centro: abbiamo modificato l'uscita del tracciato della galleria tra la valle del Vedeggio e Lugano centro e creato una fermata Cappuccine. Abbiamo modificato anche quello che è il collegamento tra la futura stazione sotterranea e la stazione di Lugano. Andremo a creare un nuovo pozzo verticale della lunghezza di 50 metri. Abbiamo inserito anche due nuovi sottopassi sotto la strada cantonale tra Bioggio e Manno. A livello di park and ride, ne avevamo uno nel 2017 in zona Cavezzolo. Abbiamo deciso di interrarlo sotto il nodo ferroviario e ne abbiamo inserito un altro al nodo intermodale di Suglio a Manno. Il cambiamento di Governance ha portato alla creazione di RTTL SA, che comprende oltre al direttore, diversi ingegneri, che va finanziata".
Gli aggiornamenti dei costi
Rodoni è poi entrato nel dettaglio sul finanziamento dell'opera. "Attualmente ha un costo totale di 765,9 milioni. Ci sono vari enti finanziatori, in primis la Confederazione tramite due strumenti: il programmata di agglomerato di prima e seconda generazione e il fondo ferroviario Prossif che fa la parte del leone. A livello cantonale, oltre al Cantone ci sono i comuni del luganese. La spesa lorda prevista per il Cantone (cantone e comuni) è di 262,5 milioni. Per quanto riguarda le spese nette, la Confederazione finanzia il 65,8% del progetto (504,15 milioni), il Cantone il 19,7% (150,63milioni) e i comuni del Luganese il 14,2% (109,07 milioni)". Si tratta di un credito aggiuntivo, ha specificato Rodoni, che va a sommarsi a quello già approvato dal Gran Consiglio nel 2017 (credito lordo di 400,68 milioni per un credito netto sui conti cantonali di 63,24 milioni). L'importo aggiornato inserito nel nuovo messaggio è di 262,50 milioni per una spesa netta di 150,63 milioni. "Non ci sono errori o trucchi contabili. Il credito lordo è diminuito perché il finanziamento Prossif e il programma di agglomerato viene finanziato direttamente dalla Confederazione alla nuova società. Il credito netto supplementare del messaggio votato ieri dal Governo è di 87 milioni".
I prossimi passi
Il direttore della società Rttl Sa Del Col, ha spiegato cosa ha fatto la società nei 22 mesi in cui ha ripreso il testimone dal Cantone per progettare e realizzare la tappa prioritaria del progetto. "La base è quella del progetto definitivo 2020. Il progetto ha già una sua approvazione dei piani del 7 marzo 2023, sui cui pendono gli ultimi 5 ricorsi che non hanno una portata tale da mettere in discussione il progetto. Nel corso dell'anno il Tribunale amministrativo federale ha esperito una serie di sopralluoghi con le parti coinvolte. All'inizio di questa settimana scadeva il termine per tutti i coinvolti per sottoporre le ultime osservazioni. La volontà del tribunale è quella di giungere a una decisione ancora nel corso di quest'anno". Per quanto riguarda le principali attività svolte "in questi ultimi mesi il focus era sulla preparazione e messa in appalto di diverse progettazioni, suddivise per pacchetti tematici". La messa in esercizio della tappa prioritaria è invece confermata nel 2035.