
Sono state confermate le concessioni radio–televisive per il decennio 2025–2034 per Teleticino e Radio 3i, accordate senza alcuna riserva con, rispettivamente, 3,8 e 1,4 milioni di franchi all'anno. Complessivamente, per il periodo in questione sono state rilasciate 38 concessioni a radio locali e televisioni regionali. Lo ha indicato oggi davanti ai media il direttore dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), Bernard Maissen, il quale ha spiegato che sono state presentate 51 candidature. La maggior parte degli attuali titolari si è nuovamente aggiudicata la concessione per il nuovo periodo. “Essere ancora promossi nel panorama mediatico svizzero e ricevere la fiducia del Consiglio Federale è una grande soddisfazione”, commenta il Ceo del Gruppo Corriere del Ticino Alessandro Colombi. “Entrambi i media del nostro Gruppo sono parte del panorama mediatico da un trentennio e quindi sono in una posizione privilegiata per giocarsi il rinnovo della fiducia, ma non è mai scontato, in particolare in questo difficile momento per il mondo dei media”.
Note di disappunto
Se da un lato viene espressa soddisfazione, “siamo anche costretti a manifestare note di disappunto per quanto riguarda, in particolar modo, la concessione televisiva riservata a Teleticino, che prevede dal 2025 il 10% in meno di contributo pubblico rispetto al corrispettivo attuale”, precisa Colombi. “Se pensiamo che gli esercizi televisivi e radiofonici a beneficio del canone pubblico sono governati da meccanismi volti al pareggio di bilancio e, ancor più, non essendo in un mercato in cui gli investimenti commerciali in comunicazione crescono di anno in anno, mentre invece altre spese quali quelle legate al comparto energetico crescono, ancora oggi non comprendiamo la revisione di tale formula di calcolo”.
"Sfide importanti, ma stimolanti"
A onor del vero, Radio 3i riceverà qualcosa in più rispetto al sussidio attuale “ma si troverà confrontata, all’inizio del 2027, con lo spegnimento definitivo della tecnologia FM, con i rischi che ne potrebbero conseguire in termini di ascolto e relativa percentuale di mercato, soprattutto per chi come noi è in un contesto di confine, con radio italiane che invece trasmettono in FM e, giocoforza, saranno ancora presenti sul nostro territorio con le relative onde di frequenza”. In generale, sono attese sfide importanti, “ ma che ci stimolano ogni giorno a migliorarci”, conclude Colombi.
Chi ha perso la concessione
Fra le novità a livello svizzero, si segnala anche che tre operatori storici hanno perso la concessione: ciò significa che possono continuare a trasmettere, ma senza il sostegno finanziario della Confederazione. In particolare, nei Grigioni, Radio Südostschweiz, si è vista negata la concessione a favore di Radio Alpin, un'emittente radiofonica creata dal giornalista-imprenditore Roger Schawinski (giornalista, all'origine del programma per i consumatori Kassensturz, "padre" di diverse emittenti private svizzere e no). Perdono anche la concessione Telebielingue a favore di Canal B (zona Bienne (BE)) e Radio Cité a favore di Radio Vostok.
Alcune cifre
Per quanto attiene alle radio locali commerciali, rispetto alle attuali concessioni, a partire dal 2025 saranno rilasciate soltanto concessioni con partecipazione al canone. Questo perché con la diffusione digitale via DAB+ non sussiste più il problema della carenza di frequenze che esisteva con le FM. In Ticino, riottengono la concessione Radio 3i e Radio Ticino, con rispettivamente 1,4 e 1,6 milioni di franchi circa all'anno. Per i Grigioni, come ricordato, Radio Alpin ottiene una nuova concessione per 2,8 milioni. Circa quest'ultima emittente, l'UFCOM precisa che si tratta di un'entità attualmente in costituzione. Nella valutazione dei criteri di selezione, Radio Alpin ha ottenuto un punteggio leggermente migliore rispetto a Radio Südostschweiz. Soprattutto sul fronte output per i criteri relativi al mandato informativo, come ad esempio la copertura dell'intera zona o la presentazione di informazioni di fondo e contesto, la candidatura è stata più convincente. Radio Alpin ha però ottenuto anche più punti nell'adempimento del mandato culturale. Circa le radio locali complementari senza scopo di lucro, le attuali nove zone di copertura vengono mantenute, con l'aggiunta di una nuova zona a Lugano attribuita a Radio Gwendalyn (554mila franchi). Circa le televisioni private, sempre a sud delle Alpi, a Teleticino è stata nuovamente riconosciuta la concessione: riceverà 3,8 milioni l'anno. Per i Grigioni (Svizzera sud-orientale-Glarona), a TV Südostschweiz viene rinnovata la concessione e garantiti 4,4 milioni l'anno.
I criteri di scelta
L'UFCOM, ha rammentato Maissen, ha esaminato in due fasi le domande pervenute in base ai requisiti di legge. In una prima fase sono stati esaminati i requisiti per il rilascio della concessione (criteri di qualificazione) e in una seconda fase le informazioni sull'adempimento del mandato di prestazioni (criteri di selezione). Per il rilascio della concessione, ha sottolineato Maissen, è stato decisivo il dossier presentato all'UFCOM, non le prestazioni passate. Contro le decisioni prese per le zone di copertura con più candidature concorrenti può essere presentato ricorso presso il Tribunale amministrativo federale entro 30 giorni.