Ticino
Condannato Nussbaumer
Foto CdT/Nicola Demaldi
Foto CdT/Nicola Demaldi
Marco Jäggli
5 anni fa
L’ex “dottor canapa” è stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti animali e di somministrazione eccessiva di derivati della cannabis ai suoi pazienti

Maltrattamento di animali e somministrazione di sostanze a base di canapa ai suoi pazienti: questi i capi d’imputazione accolti dal giudice della Pretura penale di Bellinzona, Siro Quadri, che questo pomeriggio ha pronunciato la sentenza contro il dottor Werner Nussbaumer. La condanna inflitta è di 20 aliquote giornaliere di 730 franchi, per un totale di 14’600 franchi di sanzione, sospesa con la condizionale per tre anni. Comminata inoltre una multa da 300 franchi. Unica attenuante concessa il tempo trascorso dai fatti e la prescrizione in cui sono caduti tre reati, fatti che hanno consentito di ridurre l’ammenda dai 18’000 franchi richiesti dall’accusa. Lo riportano La Regione e il Corriere del Ticino.

Somministrazione di stupefacenti
Il dottor Nussbaumer, ribattezzato in passato “Il dottor Canapa” dalla stampa per il suo sostegno alla somministrazione medica della marijuana, è stato riconosciuto colpevole di infrazione alla legge sugli stupefacenti per aver somministrato appunto derivati della cannabis a diversi pazienti. Questo, ha determinato il giudice, senza autorizzazione, in dosi eccessive e in alcuni casi pericolose per la salute dei pazienti: “Se è vero che per le persone particolarmente malate, come lo sono i pazienti che stanno uscendo dalla tossicodipendenza, può servire un dosaggio maggiore di un medicamento”, ha dichiarato il giudice Quadri in aula, “è anche vero che il controllo e il tracciamento dei pazienti devono aumentare e questo Nussbaumer non l’ha fatto. Come indica un procedimento amministrativo a suo carico, non teneva conto della posologia dei medicamenti prescritti in forma scritta, firmava ricette mediche in bianco. Così non è possibile lavorare in medicina».

Maltrattamenti animali
Nussbaumer è stato riconosciuto colpevole della morte di alcuni conigli e cavalli, causata da pane ammuffito. La sua fattoria, ha riconosciuto inoltre il giudice, non era a norma: “come rilevato dal veterinario cantonale, le gabbie erano sporche, in alcuni abbeveratoi c’erano feci e ci sono prove della morte di molti animali”. Giudice che ha aggiunto: “la legge sulla protezioni degli animali è chiara, il resto sono parole al vento”.

L’imputato non si è presentato in aula
Nussbaumer si è sempre dichiarato innocente per i reati di cui era accusato e non era oggi presente in aula in segno di protesta. Venerdì scorso, durante l’ultima giornata di dibattimento istruttorio, si era addirittura paragonato a Mandela, dichiarando: “sono stato imprigionato ingiustamente per 27 giorni, lui per 27 anni”. Nussbaumer si era inoltre difeso dichiarando che i suoi animali erano sottoposti a regolari controlli da parte di un veterinario e che lui si era premurato di sistemare “ogni problema che segnalava”, aggiungendo che “i miei animali stavano meglio di quelli negli allevamenti”. La difesa, dal canto suo, aveva parlato di “caso montato ad arte”. Per quanto riguarda la somministrazione di stupefacenti, il dottore si era sempre difeso evidenziando come i quattro pazienti citati dall’accusa erano tossicodipendenti, rivoltisi a lui dopo cure fallimentari intraprese da altri medici e che curarli era un suo dovere professionale.

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