Dovrà andare in carcere e scontare la pena. Nessuna sospensione condizionale. Così ha deciso la corte delle Assise criminali, dopo una lunga mattinata di camera di consiglio, sulle sorti dell’ex segretario comunale di Torricella Taverne Michelangelo Zambelli, riconosciuto colpevole di ripetuta truffa aggravata e altri reati, commessi tra il 96 e il marzo dello scorso anno, girando a suo favore fondi destinati alle casse pubbliche. 3 anni di detenzione la condanna pronunciata alle 12.30 dal giudice Giovanna Roggero Will. L’atto d’accusa è stato essenzialmente confermato. La pena inflitta è di un anno inferiore a quella proposta dal procuratore pubblico Arturo Garzoni. 3 anni è quanto aveva chiesto l’avvocato difensore Andrea Giudici, invocando però la sospensione della pena. Non c’è stata alcuna sospensione, come detto. La colpa del 63enne è stata giudicata estremamente grave, nonostante la disponibilità di Zambelli a restituire, come in parte ha già fatto, il maltolto. In totale oltre un milione e 600mila franchi. Soldi del comune di Torricella Taverne e del locale Consorzio scuole elementari, che l’ex segretario comunale ha dirottato sui suoi conti attraverso una lunga serie di manipolazioni contabili. Si parla di più di 2oo operazioni, effettuate sull’arco di quasi 10 anni. Il delinquere era divenuto ripetitivo, un modus operandi di routine e questo è uno degli aspetti che hanno aggravato la posizione di Zambelli. A qualificare inoltre la sua colpa, ha detto Giovanna Roggero Will, vi sono l’importo, il fatto che i soldi sono stati sottratti ad enti i cui interessi lui era tenuto per legge a proteggere e un movente - citiamo - drammaticamente futile: pagarsi le grazie di qualche giovane ballerina.M.B.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata