Cantonali 2023
Concluso lo spoglio: festeggiano UDC, Avanti ed HelvEthica. Piangono Lega e PLR
©Gabriele Putzu
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2 anni fa
Alle 19:30 sono arrivati i risultati definitivi con l'ultimo comune scrutinato: Losone. La Lega perde quattro seggi, il PLR due, il PS e Verdi uno ciascuno. Entrano in Parlamento Avanti con Ticino&Lavoro, HelvEthica Ticino e i Verdi Liberali. Avanza l'UDC con due seggi, mentre Il Centro mantiene la sua forza.
2 anni fa
Giallo su Nussbaumer in Gran Consiglio? Il dato è corretto
Il celebre medico non figura fra gli eletti in Gran Consiglio, ma potrebbe trattarsi di un errore.

Fra le novità di questo Parlamento c'è l'ingresso di HelvEthica. Gli eletti sono il dottor Roberto Ostinelli e, secondo quanto riportato sul sito del Cantone, Maria Pia Ambrosetti, che ha ottenuto 3'839 voti. Werner Nussbaumer, che fino a poco prima della conclusione dello spoglio sembrava destinato a entrare in Gran Consiglio, non figurerebbe eletto. Il numero di voti da lui racimolato è però di 6'912, ben superiore rispetto a quello di Ambrosetti. Sembrerebbe un errore, come in molti hanno creduto poco dopo la pubblicazione dei risultati, ma a spiegare l'elezione di Ambrosetti ci sarebbe l'assegnazione del seggio in base alla divisione fra circondari.

2 anni fa
Ecco tutti gli eletti in Gran Consiglio
Tutti i nomi di chi siederà in Parlamento per la legislatura 2023-2027.

Le urne hanno sentenziato. Ecco i nomi di chi rappresenterà i ticinesi per il prossimo quadriennio.

Plr

Gianella Alessandra 02.09.1986 Lugano 42'120

Pini Nicola 30.11.1984 Locarno 39'586

Caprara Bixio 11.01.1965 Bellinzona 36'889

Renzetti Luca 18.03.1986 Locarno 36'825

Ferrara Natalia 14.11.1982 Lugano 36'774

Speziali Alessandro 26.07.1983 Gordola 36'083

Schnellmann Fabio 27.12.1960 Lugano 32'993

Piezzi Aron 28.07.1976 Maggia 31'103

Rigamonti Andrea 13.09.1984 Vacallo 30'890

Quadranti Matteo 25.08.1966 Balerna 30'566

Tenconi Diana 01.04.1978 Faido 30'357

Genini Simona 19.11.1971 Vico Morcote 30'243

Passardi Roberta 22.02.1961 Torricella-Taverne 30'086

Ortelli Paolo 06.06.1967 Porza 30'043

Cedraschi Alessandro 04.08.1951 Origlio 30'006

Maderni Cristina 06.02.1966 Melide 29'970

Gianella Alex 10.11.1974 Blenio 29'876

Terraneo Omar 16.11.1971 Biasca 28'395

Ponti Gabriele 27.06.1974 Mendrisio 28'069

Zanetti Tiziano 16.06.1962 Bellinzona 27'951

Rusconi Patrick 10.11.1976 Bellinzona 27'739

MpS

Pronzini Matteo 30.10.1970 Bellinzona 11'028

Sergi Giuseppe 06.10.1956 Bellinzona 5'524

Verdi liberali

Beretta-Piccoli Sara 03.01.1971 Lugano 6'013

Mobiglia Massimo 27.03.1969 Minusio 4'569

Più Donne

Merlo Tamara 23.01.1968 Lugano 8'356

Mossi Maura 10.01.1969 Bellinzona 4'957

Partito Comunista - Pop

Ay Massimiliano 28.10.1982 Bellinzona 7'339

Ferrari Lea 29.10.1991 Serravalle 6'339

Avanti con Ticino & Lavoro

Mirante Amalia 18.05.1978 Torricella-Taverne 22'957

Albertini Giovanni 08.09.1986 Lugano 7'863

Roncelli Evaristo 31.07.1989 Sant'Antonino 6'977

Il Centro

Fonio Giorgio 01.07.1984 Chiasso 38'679

Dadò Fiorenzo 04.01.1971 Cevio 35'028

Agustoni Maurizio 23.02.1982 Mendrisio 33'467

Gendotti Sabrina 07.04.1983 Massagno 28'480

Ghisolfi Nadia18.12.1979 Lugano 27'718

Passalia Marco 07.04.1981 Ascona 26'635

Berardi Giovanni 08.04.1968 Alto Malcantone 25'695

Caroni Paolo 09.04.1971 Locarno 25'276

Tricarico Michel 01.09.1969 Lugano 25'204

Isabella Claudio 10.03.1989 Biasca 24'012

Padlina Gianluca 18.10.1980 Mendrisio 23'751

Ghisla Alessio 03.04.1991 Acquarossa 23'581

Caccia Arnaldo 17.11.1953 Cadenazzo 23'462

Demir Sara 29.03.1982 Bellinzona 23'323

Ermotti Maddalena 24.08.1957 Massagno 23'204

Corti Alessandro 23.10.1986 Faido 21'441

HelvEthica Ticino

Ostinelli Roberto 15.02.1977 Mendrisio 7'557

Ambrosetti Maria Pia 06.04.1955 Cugnasco-Gerra 3'839

Udc

Marchesi Piero 19.09.1981 Tresa 27'667

Pamini Paolo 03.10.1977 Lugano 21'753

Morisoli Sergio 23.05.1964 Bellinzona 20'422

Filippini Lara 08.06.1983 Monteceneri 18'063

Galeazzi Tiziano 29.07.1967 Lugano 17'969

Soldati Roberta 10.09.1969 Losone 16'917

Giudici Andrea 21.12.1969 Locarno 15'180

Rossi Tuto 14.01.1956 Bellinzona 14'654

Pasi Pierluigi 10.07.1964 Mendrisio 13'480

Ps

Durisch Ivo 29.06.1967 Riva San Vitale 25'121

Sirica Fabrizio 31.05.1989 Bellinzona 22'114

Riget Laura 02.07.1995 Bellinzona 21'630

Zanini Barzaghi Cristina 24.08.1964 Lugano 20'879

Demaria Yannick 22.03.2001 Bellinzona 20'802

Boscolo Lisa 26.05.1995 Bellinzona 19'521

Canetta Maurizio 25.12.1956 Paradiso 19'290

Forini Danilo 17.06.1975 Bellinzona 18'766

Savary Josef 05.11.1952 Onsernone 18'215

Prati Tessa 31.03.1996 Lugano 16'771

David Mattea 04.07.1993 Lugano 16'755

Lepori Daria 23.04.1962 Canobbio 16'704

Lega dei Ticinesi

Bignasca Boris 17.12.1986 Lugano 33'112

Caverzasio Daniele 31.03.1975 Mendrisio 27'355

Guerra Michele 11.11.1985 Pollegio 27'241

Genini Sem 01.07.1976 Riviera 24'025

Aldi Sabrina 10.06.1985 Lugano 23'563

Sanvido Andrea 03.10.1986 Lugano 21'559

Tonini Stefano 02.08.1991 Chiasso 21'439

Alberti Eolo 31.10.1958 Bioggio 21'311

Minotti Mauro 26.05.1963 Bellinzona 20'830

Censi Andrea 09.07.1992 Lugano 20'638

Piccaluga Daniele 05.01.1988 Monteceneri 20'264

Balli Omar 06.10.1970 Terre di Pedemonte 19'750

Mazzoleni Alessandro 02.11.1976 Minusio 19'410

Ortelli Marusca 20.10.1955 Lugano 18'907

I Verdi

Bourgoin Samantha 07.03.1972 Avegno Gordevio 14'327

Valsangiacomo Nara 10.10.1996 Coldrerio 12'542

Noi Marco 18.06.1968 Bellinzona 9'416

Buzzi Matteo 22.05.1975 Locarno 9'233

Petralli Giulia 23.03.1993 Bellinzona 9'051

2 anni fa
Festeggiano UDC, Avanti ed HelvEthica. Piangono Lega e PLR
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Il Centro, unico fra i partiti storici, mantiene le sue posizioni. È quanto emerge dallo scrutinio odierno per il Gran Consiglio.

Tra vinti, vincenti e partiti che mantengono i propri seggi. Ecco il volto della composizione del Gran Consiglio per la legislatura 2023-2027. Il primo partito in Parlamento resta il PLR, con 21 seggi, ma ne perde 2 rispetto al passato quadriennio. Il tonfo della Lega, che da 18 deputati passa a 14, rende il Movimento di via Monte Boglia la terza forza nel legislativo cantonale. Seconda è Il Centro, che con 16 granconsiglieri mantiene le sue posizioni. È l'unico partito storico ad aver confermato i numeri del 2019. Fra i perdenti c'è pure il PS, che lascia sul campo un seggio, portandosi a 12 deputati. I Verdi riescono a mantenere il gruppo parlamentare con 5 rappresentanti, dovendo però salutarne uno. Fra i vincitori di questa tornata elettorale l'UDC, che in Parlamento aumenta di due posizioni la sua presenza, arrivando a 9 granconsiglieri.

I partiti minori

Fra i cosiddetti "partiti minori" si devono segnalare gli ingressi di Avanti con Ticino&Lavoro (3 deputati) ed HelvEthica Ticino (2 deputati). Riescono infine ad entrare per la prima volta in Gran Consiglio i Verdi Liberali con due rappresentanti. Mantengono le loro posizioni Più Donne, PC-POP, entrambi con 2 parlamentari. L'MPS da 3 passa a 2 rappresentanti in Gran Consiglio. Le liste MontagnaViva e Dignità ai Pensionati non riescono invece ad accedere al legislativo.

La composizione del nuovo Gran Consiglio.
La composizione del nuovo Gran Consiglio.
I risultati delle liste.
I risultati delle liste.
2 anni fa
I risultati di Bellinzona
Bellinzona è l'ultima città ticinese a essere scrutinata.

A Bellinzona la lista che ha raccolto più consensi è stata quella del Plr con il 26,41%. Seguono il Centro 16,71%, Ps 15,88%, Lega 12,05%, Udc 7,94%, Verdi 5,58%. Nel 2019 il PLR totalizzava il 28.98%, il PS il 17.55%, il Centro il 16.05%, Lega il 15.68%, Verdi il 6.30% e l'Udc il 5.19%.

2 anni fa
I risultati di Chiasso
Rispetto al 2019 sono in calo PLR, Lega, PS e Verdi. In crescita invece Il Centro e UDC.

A Chiasso il PLR è il primo partito con il 27,29% delle preferenze. Seguono la Lega (16,24%), Il Centro 14,70%, PS (13,48%), UDC (8,41%)e i Verdi (5,31%). Rispetto al 2019 sono in calo PLR, Lega, PS e Verdi. In crescita invece Il Centro e UDC.

2 anni fa
Locarno conferma le tendenze cantonali
Anche sul Verbano si vede il calo di Plr, Ps, Verdi e soprattutto Lega, con la crescita dell'Udc e il mantenimento delle posizioni del Centro.

A Locarno la prima lista è il Plr con il 22,70%, segue il Ps con il 16,88%, poi Il Centro 16,67%, Lega 12,74%, Udc 9,67%, Verdi 7,05%, Avanti 3,56%. Nel 2019, sul Verbano il Plr racimolava il 24,20%, il Ps il 18,71%, Ppd 16,41%, Lega 16,76%, Verdi 6,67% e Udc 5,98%.

2 anni fa
Anche a Mendrisio la Lega crolla, giù del 5,6%
Il Plr rimane il primo partito, ma anche nel capoluogo momò i numeri sono in calo.

A Mendrisio la prima lista è il Plr con il 24,35%, seguono il Centro 21,97%, poi Lega con il 12,24%, Ps 12,01%, Udc 9,86%, Verdi 6,02%, Avanti 3,20%.

Nel 2019 a Mendrisio il Plr totalizzava il 26,22%, il Centro 23,32%, la Lega 17,84%, il Ps 11,99%, l'Udc 5,15%, i Verdi 7,70%. Se a Lugano la Lega perdeva il 5,45%, a Mendrisio il calo è stato anche maggiore, con il 5,6%.

2 anni fa
Laura Riget: "La base ci dice di continuare con il progetto rosso-verde"
La co-presidente del Ps si fa portavoce delle opinioni della base socialista, riunitasi alla Casa del popolo a Bellinzona.

"Non abbiamo raggiunto gli obiettivi", commenta Laura Riget, co-presidente del Partito socialista, di fronte al calo del suo partito nello scrutinio di oggi. "Dovremo valutare quanto fatto". A questo proposito già domani è previsto un incontro con i Verdi. "In questa giornata, qui alla Casa del popolo a Bellinzona, ho però percepito nella base del Ps la convinzione che la strada del progetto rosso-verde sia giusta, con un forte incoraggiamento a perseguire questa idea, non vedendo questi risultati come un fallimento, ma solo come un ostacolo sul percorso intrapreso. L'idea che ho percepito è quella di continuare con questa alleanza". Il pensiero è quindi subito rivolto al prossimo appuntamento elettorale, quello con le federali in ottobre. "Ma non solo", precisa Laura Riget. "Abbiamo sempre detto che il nostro è un progetto politico a lungo termine".

2 anni fa
Sabrina Aldi: "C'è delusione, la Lega deve tornare più barricadera"
La Lega non è più il primo partito a Lugano e rischia di perdere 3 o 4 seggi in Parlamento. La delusione della capogruppo Sabrina Aldi è palpabile.

C'è delusione in casa Lega per il risultato odierno. Anche a Lugano, città dove è nato il movimento, la Lega perde terreno. "C'è un po' di sorpresa perché non ci aspettavamo di andare così male", commenta Sabrina Aldi, vice-capogruppo in Gran Consiglio. "Ieri eravamo qui a festeggiare, oggi ci lecchiamo le ferite dopo aver perso 3 o 4 seggi. C'è evidentemente delusione. Dovremo fare delle riflessioni al nostro interno. La Lega dovrà probabilmente tornare più barricadera". Se sia stato un errore correre a braccetto con l'UDC, Aldi per ora non si sbilancia: "Non lo so ancora dire. Abbiamo salvato i seggi in Governo e l'area di destra ha tenuto anche in Gran Consiglio. Purtroppo l'UDC ha vinto, noi abbiamo perso. Dobbiamo prenderne atto".

2 anni fa
Il sito del Cantone funziona a rilento
Momentaneamente il sito del Canton elezioni.ti.ch fatica a caricarsi, impedendo così l'aggiornamento dei dati con gli ultimi comuni scrutinati.

Quando mancano 14 comuni al termine degli scrutini il sito del Cantone elezioni.ti.ch aggiorna lentamente le pagine. Il sito "non ha invitato i dati", si legge sulla pagina.

2 anni fa
A Lugano il Plr primo partito, crolla la Lega
I liberali radicali si attestano al 22,2%. I leghisti perdono il 5,45%.

Poco dopo le 18 sono giunti i risultati di Lugano, prima città del cantone. Qui il primo partito è il Plr con il 22,24%, seguono la Lega con il 18,38%, il Centro con 13,16%, Ps 12,98%, Udc 11,61%, Verdi 5,34%, Avanti 4,36%. Partecipazione al voto 51%. Le schede senza intestazione sono state scelte dal 20,64% dei luganesi che hanno votato per il Gran Consiglio.

Il calo del Plr si conferma anche nella città sul Ceresio. Nel 2019, i liberali radicali ottenevano il 24,25%. Crollo ancora più importante per la Lega, che raccoglieva il 23,83%. Il movimento di Via Monte Boglia lascia sul campo il 5,45%. Il Centro era al 12,93%, il Ps al 14,00%, l'Udc all'8,13% e i Verdi al 7,43%.

2 anni fa
Greta Gysin: "Forse abbiamo sbagliato anche nelle alleanze"
Immagine Ticinonews
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La consigliera nazionale dei Verdi analizza il risultato del partito, che vede una perdita di consensi e di seggi in Gran Consiglio.

Al Bar Oops di Lugano, dove sono riuniti i Verdi, Greta Gysin si rallegra per le ultime proiezioni, che vedono gli ecologisti confermare il gruppo in Gran Consiglio con cinque seggi. "È essenziale per il lavoro parlamentare. Cinque candidati è sicuramente meglio di quattro". Il calo rispetto al 2019, comunque, c'è. "In questi quattro anni ci sono state delle crisi, come Covid e guerra in Ucraina, che hanno distolto l'attenzione dalle questioni climatiche, pur mantenendo tutta la loro gravità e la loro importanza. A bocce ferme dovremo capire dove abbiamo compiuto degli sbagli nella comunicazione, nella campagna e forse anche nelle alleanze".

Responsabile del risultato?

Nelle ultime ore, a fronte dell'importante calo sia del Ps sia dei Verdi, il nome di Greta Gysin è stato evocato più volte. Di fronte a questi risultati, la consigliera nazionale non rimpiange di non essersi presentata alla corsa per il Consiglio di Stato? "Probabilmente la mia presenza in lista avrebbe creato una dinamica differente", concede Gysin. "Non credo però che si possa addossare la responsabilità del risultato complessivo all'assenza di una sola persona in lista. Il nostro obiettivo è fare crescere diversi profili: se un partito è troppo dipendente da una sola persona, non è molto salutare".

2 anni fa
Merlo: “Con Avanti siamo in ottimi rapporti, vedo un futuro roseo di collaborazione”
La deputata di Più Donne commenta i risultati parziali e non risparmia una critica al suo ex partito dei Verdi. “Quando io ero nei Verdi, non eravamo una costola del PS”.

“Con Avanti siamo in ottimi rapporti. Vedo quindi un futuro roseo di collaborazione, perché c’è stima reciproca”. La deputata di Più Donne Tamara Merlo guarda con fiducia a una possibile collaborazione con Avanti con Ticino&Lavoro, “new entry” in quello che si annuncia come un Gran Consiglio estremamente frammentato. Frammentazione che non preoccupa però Merlo. “Non credo che fosse meglio prima. Si nota inoltre una certa tendenza a sconfessare i partiti storici, in cui sempre più persone fanno fatica a riconoscersi”. E per quanto concerne il risultato del suo ex partito dei Verdi, “personalmente, volendo fare una lista unita avrei schierato Carobbio, Gysin e costretto Bertoli a candidarsi. Avrei puntato il massimo su quella lista”. E poi “io ero nei Verdi quando erano verdi e non una costola del PS…”, conclude Merlo.

2 anni fa
Massimiliano Ay: "Siamo l'unica sinistra che riesce a vincere"
Il segretario politico vede di buon occhio la conferma dei due seggi e guarda con criticità l'alleanza rosso-verde.

Il PC sembra confermare i suoi due seggi in Parlamento. "Il nostro obiettivo era consolidare i due seggi e rispetto a quattro anni fa c'è stato un aumento delle schede. Siamo soddisfatti di questo trend", commenta il segretario politico Massimiliano Ay. L'alleanza rosso-verde sta facendo invece cattivi risultati. "Non è un risultato che può far piacere", rileva Ay. "C'è una tendenza che non premia il fronte progressista nel suo complesso. Mi vien da dire che siamo l'unica sinistra che riesce in qualche modo a vincere, o perlomeno tiene e avanza. Bisogna saper fare autocritica: è una sinistra un po' troppo spocchiosa e intellettualoide, che ha perso il contatto con i lavoratori e le fasce popolari. Il partito comunista ha cercato di evitarlo in questa campagna elettorale e forse ci siamo riusciti, o almeno in parte".

2 anni fa
I Verdi sembrano salvare il gruppo in Gran Consiglio
Le ultime proiezioni danno gli ecologisti a 5 deputati in Parlamento.

A 79 comuni scrutinati, i Verdi sembrano salvare il gruppo in Gran Consiglio. Rispetto alle proiezioni precedenti, che davano agli ecologisti solo quattro seggi, ora i Verdi potrebbero ottenere cinque seggi, comunque uno in meno rispetto alla legislatura passata. Se questi numeri dovessero confermarsi nel risultato finale, i Verdi raggiungerebbero la soglia minima di deputati per potere fare gruppo in Gran Consiglio e avere così accesso alle commissioni parlamentari.

2 anni fa
"Entrare in Gran Consiglio era il nostro obiettivo, si sta avverando"
Così Roberto Ostinelli, di HelvEthica Ticino, sui dati provvisori che vedono il nuovo partito conquistare due seggi in Parlamento.

HelveEthica Ticino sembra apprestarsi a entrare in Gran Consiglio alla sua prima votazione cantonale. Il movimento dopo 73 comuni scrutinati su 106 ha ottenuti il 2.26% dei voti. Un risultato sinonimo di due seggi in Parlamento. "Entrare nel legislativo cantonale era il nostro obiettivo, sembra che si stia avverando", ha detto a Ticinonews Roberto Ostinelli, uno dei due candidati a rappresentare il partito a Palazzo delle Orsoline. "Sapevamo di avere un buon seguito, stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto durante la campagna. Ci aspettavamo un risultato simile", ha aggiunto.

"La pandemia ci ha portato diversi voti"

"Il nostro partito è nato dalla pandemia, una parte dei nostri elettori ci ha conosciuto in quel periodo con l'Associazione 'Amici della Costituzione'. Questo ha dato il via allo sviluppo del nostro movimento. HelvEthica Ticino vuole cercare di cambiare i paradigmi della società per un nuovo umanesimo. Non siamo attivi solo sulla situazione sanitaria, ma è certo che buona parte di chi ci ha votato è arrivata da lì". Un partito che non si schiera né a destra né a sinistra. "Durante la pandemia abbiamo trovato delle corrispondenze con l'UDC, ma questo non significa che collaboreremo sempre con loro. Dovremo capire come funzionano certe dinamiche. Saremo collaborativi e cercheremo di portare alcune nostre idee. Vedremo se troveremo dei politici che ci aiuteranno a portare avanti alcuni temi per migliorare eticamente la società".

2 anni fa
Dias: “Forse i Verdi dovrebbero porsi qualche domanda”
Il presidente dei Verdi Liberali guarda con soddisfazione al probabile ingresso in Parlamento del suo partito. “Era il nostro obiettivo”.

“Siamo soddisfatti: l’obiettivo era entrare in Gran Consiglio e lo stiamo raggiungendo, anche se c’è una grande bagarre”. Esprime soddisfazione Stefano Dias, presidente dei Verdi Liberali, commentando il seggio che il suo partito potrebbe ottenere in Parlamento. All’origine di questo buon risultato c’è anche il fatto che “i partiti storici hanno dei problemi a comunicare. Noto che quelli che hanno avuto i migliori risultati comunicano alla gente su dei temi specifici: è più facile avere una reazione dalle persone su questioni precise che magari colpiscono molto i cittadini quotidianamente”. E in merito al rallentamento a cui stanno andando incontro i “cugini” dei Verdi “ci sono dei temi che possiamo portare avanti assieme, ma la modalità con cui comunichiamo noi ai cittadini è un po’ diversa. Forse i Verdi devono porsi qualche domanda”.

2 anni fa
Pino Sergi: "Continueremo a fare opposizione"
L'MPS è in perdita, ma il co-fondatore ribadisce il ruolo del movimento.

L'Mps è in difficoltà a mantenere i suoi tre seggi in Parlamento. Segno che un'opposizione troppo "urlata" è vincente all'inizio, ma col tempo rischia di perdere la sua efficacia? Secondo Pino Sergi, co-fondatore del movimento, non è così. "La nostra presenza in Gran Consiglio serve a fare da megafono per le nostre battaglie in difesa dei salari, delle pensioni, contro il dumping, le discriminazioni di genere e la guerra. Avere un seggio o due o tre non cambia molto dal nostro punto di vista. Non siamo una forza politica che deve costruire presunte maggioranze. Il nostro ruolo è quello di denunciare e opporci. Sarà più faticoso in due o tre, ma continueremo a farlo".

Movimenti appena nati, come Avanti con Ticino&Lavoro ed HelvEthica Ticino, entrano invece in Parlamento. Come lo interpreta? "Vi è una svolta politica a destra chiara ed evidente, così come una crisi della democrazia rappresentativa. Mi sembra abbastanza evidente e non servirà uno sbarramento in Parlamento a risolvere questo problema".

2 anni fa
A 73 comuni si confermano le perdite di Lega, Ps e Verdi, si riducono la crescita del Centro e il calo del Plr
Dopo avere scrutinato 73 comuni, le proiezioni per il Gran Consiglio vedono 22 seggi per il Plr e 17 per il Centro.
2 anni fa
Durisch: “Avevamo già notato delle strizzate d’occhio di Mirante alla destra”
Il capogruppo del PS in Gran Consiglio Ivo Durisch sull’esclusione dalla lista rosso-verde di Amalia Mirante: “Le sue idee sul mercato del lavoro non corrispondevano alle nostre”.

“Amalia Mirante non preclude alleanze verso destra? Non mi stupisce. Quando il congresso ha preso la decisione di non metterla in lista avevamo già visto delle strizzate d’occhio alla destra”. Così il deputato Ivo Durisch ha commentato ai microfoni di Ticinonews il mancato inserimento nella lista rosso-verde di Amalia Mirante. Inoltre “le sue idee sul mercato del lavoro e le relative soluzioni non corrispondevano alle nostre”. Avanti con Ticino%Lavoro potrebbe entrare in Gran Consiglio… “Vedremo le proposte e come voteranno in Parlamento, e se daranno un contributo al cantone a spostarsi ancora più a destra”.

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