
Il Consiglio di Stato ha approvato il Rapporto “Conciliabilità famiglia e lavoro, quadriennio 2025-2028. Rilevazione dei bisogni e delle priorità di intervento nell’ambito delle attività di sostegno alle famiglie”, presentato dal Dipartimento della sanità e della socialità. Tale rapporto analizza l’evoluzione dell’offerta di nidi, micro-nidi, centri extrascolastici e famiglie diurne, mettendo in evidenza “i progressi compiuti in questi anni, come pure i bisogni attuali e futuri, tracciando al contempo le priorità di intervento”, si legge in un comunicato.
“Risultati concreti”
Le misure per la conciliabilità famiglia e lavoro, cofinanziate con il fondo dedicato, “hanno prodotto risultati concreti e significativi, contribuendo all’ampliamento dell’offerta, al miglioramento della qualità e alla maggiore accessibilità per le famiglie”. Il numero di strutture e di posti sussidiati “è cresciuto in modo costante”, con oltre 10’700 bambini accolti nel 2023.
Il punto di svolta
La Riforma fiscale e sociale del 2019 ha rappresentato un punto di svolta, si legge ancora. È stato possibile, per esempio, “introdurre aiuti diretti che, in alcuni casi, hanno dimezzato le rette a carico delle famiglie con un reddito medio-basso, incoraggiando e facilitando la partecipazione dei genitori al mercato del lavoro”. Inoltre, l’assegno parentale, nuovo strumento di politica familiare, “offre un sostegno per contribuire alle spese conseguenti alla nascita di un figlio”.
I prossimi passi
Il fabbisogno stimato per il quadriennio 2025-2028 prevede la creazione di 145 nuovi posti nel settore pre-scolastico e di 300 per l’età scolastica, per un impegno complessivo di 4,2 milioni di franchi, con una proiezione che guarda al 2029. Prosegue inoltre il dialogo con le associazioni di categoria, che consente di informare le aziende sull’uso dei contributi versati, “promuovendo la conciliabilità come valore condiviso”. A questo si aggiungono attività ricorrenti coordinate dai partner della piattaforma Vita-Lavoro, le iniziative autonome della Camera di commercio e il finanziamento di progetti specifici, come lo studio per un nido interaziendale (AITI) e il Teatro Forum.
"Un orientamento chiaro"
Il rapporto si conclude con un orientamento chiaro: “Consolidare gli ottimi progressi compiuti grazie ai contributi versati nel fondo da parte delle aziende nell’ambito della Riforma fiscale e sociale, garantire equità territoriale, rafforzare qualità e accessibilità dei servizi, e continuare a investire in un settore strategico e attrattivo”.