Ticino
Concerto di Fabri Fibra, si riaccende la polemica
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
Nemmeno dopo il concerto del rapper marchigiano si placano le discussioni: il collettivo Io l’8 ogni giorno segnala una lettera intimidatoria ricevuta da parte dell’avvocata dell’artista

Si riaccende la polemica attorno al concerto di Fabri Fibra che si è tenuto lo scorso 6 luglio in Piazza Luini a Lugano. Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno denuncia pubblicamente l’arrivo di “una lettera intimidatoria dall’avvocata del rapper”.

“La legale del Fibra – scrive il Collettivo – ci chiede di rimuovere dal nostro sito e dalle pagine social tutti i contenuti inerenti alla lettera aperta rivolta al Municipio di Lugano e alla direzione del LAC, perché con il nostro scritto avremmo “violato l’onore e la reputazione personale del signor Fabrizio Tarducci, nonché la sua reputazione artistica e professionale”, altrimenti costei “si vedrà costretta ad agire immediatamente in giudizio a tutela dei diritti del suo assistito e per il risarcimento dei danni”.

“Paradossale”
Le femministe accusano una presunta incoerenza: “A difesa di Fabri Fabri e del concerto organizzato a Lugano, si è spesso evocata la libertà di espressione. Alla luce di ciò ci sembra dunque particolarmente paradossale che ora venga chiesto proprio a noi donne e femministe di stare zitte e di rimuovere i nostri scritti!”

“Un mondo al contrario”
Le attiviste di Io l’8 ogni giorno riferiscono di quella che ritengono un’ulteriore incoerenza: “Nella lettera che abbiamo ricevuto dall’avvocata di Fibra, sono negate le critiche di sessismo, omofobia e incitazione alla violenza da noi formulate e addirittura ci si spinge a tratteggiare il ritratto di un rapper particolarmente attento e sensibile nei confronti dei diritti delle donne!”
“Siamo in un mondo al contrario!”, prosegue il collettivo. “Se veramente il cantante è così ‘femminista’, perché – in tutti questi anni – non ha mai trovato il tempo per scusarsi per alcuni suoi versi che banalizzano la violenza sessuale, sessista ed omofoba, prendendone chiaramente le distanze?”

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