Ticino
Comunali, le speranze dei partiti
Lara Sargenti
3 anni fa
Giro di voci tra i presidenti UDC, PS, Lega, PPD, PLRT e Verdi per capire gli obiettivi di questa tornata elettorale, che sta volgendo al termine

Mancano due giorni alle elezioni comunali. Un appuntamento atteso dopo che il voto è stato rimandato di un anno a causa della pandemia. Ma ora ci siamo e i giochi sono quasi fatti. Tra domenica sera e lunedì sapremo chi guiderà i comuni ticinesi nei prossimi 3 anni. Per capire quali sono le aspettative, gli obiettivi e in parte anche i timori dei partiti ticinesi, i colleghi di Radio 3i hanno fatto un giro di voci con i presidenti di quelli maggiori.

L’UDC presenta il 50% di candidati in più
L’obbiettivo dell’UDC, spiega il presidente Piero Marchesi, è quello di continuare a crescere: “Negli ultimi anni il partito ha registrato ottimi risultati alle elezioni: a livello cantonale abbiamo aumentato il numero di deputati in Gran Consiglio, mentre a Berna abbiamo raddopiato la nostra presenza. Inoltre negli ultimi anni abbiamo creato molte sezioni comunali, che ci portano a un 50% in più di candidati e candidate in queste elezioni. Questo è sicuramente un buon punto di partenza. L’obiettivo è quindi quello di confermare la crescita ed essere più presenti nei diversi comuni ticinesi”.

Il PS punta al rinnovamento
“Le situazioni più difficili sono quelle dove bisogna rinnovare la propria persona in Municipio, dove non c’è un uscente”, spiega la co-presidente del partito socialista Laura Riget, che fa riferimento ai grandi centri. “Sono però fiduciosa che con il rinnovamento che stiamo portando avanti anche delle liste, che sono variegate e rappresentative della società, riusciremo comunque a confermare questi seggi. Spero poi che a Lugano, grazie all’alleanza con i Verdi, si riesca a ottenere due seggi in Municipio”.

La crescita della Lega
“Un partito o un movimento deve avere come obiettivo non tanto quello di ottenere nuove sedie, ma fare il bene del paese”, sottolinea Boris Bignasca, ponendo l’accento sulla crescita della Lega negli ultimi anni. “Mi ricordo che nel 2008 avevamo circa 20 municipali in tutto il Cantone. Ora il numero dei comuni è diminuito, ma il numero dei nostri municipali è fortemente aumentato, arrivando attorno ai 75. Il nostro obiettivo è confermare questo livello, se non aumentare”.

Alcuni timori in casa PPD
“Ci sono dei comuni sui quali andremo sul sicuro, mentre ci sono altre zone dove abbiamo più timori” ammette Fiorenzo Dadò. Il presidente del PPD si riferisce in particolare a Chiasso e Lugano. Nella cittadina di confine “ogni scheda per il nostro partito è importante per mantenere il seggio di Davide Lurati” e anche a Lugano, dove uscirà di scena Angelo Jelmini, “è importante rimanere nell’Esecutivo”, rileva Dadò, che non dimentica anche comuni più piccoli come Riva San Vitale, Airolo, Faido e Giornico, dove il partito deteneva il sindacato e i cui rappresentanti hanno deciso di non sollecitare più un ulteriore mandato.

Il PLRT vuole migliorare le percentuali
Per Alessandro Speziali è importante migliorare le percentuali del PLRT: “Significa raccogliere la fiducia, ma anche la richiesta dei cittadini di occuparsi del proprio comune. Vogliamo fare bene, senza metterci come obiettivo il numero di seggi. Tutto il Ticino è al centro della nostra attenzione: sia nel Sopraceneri che nel Sottoceneri ci sono tante sfide da vincere, non solo nelle città ma anche nelle valli”.

Tanti candidati per i Verdi, che guardano in alto
Uno degli obiettivi dei Verdi è già stato raggiunto, spiega il co-cordinatore Matteo Buzzi: “Mai nella storia del nostro partito abbiamo avuto così tanti candidati alle comunali, sia a livello dei consigli comunali che dei municipi. Questo per noi è già una vittoria: significa che c’è interesse ai temi e ai valori che il nostro partito porta avanti”. Per quanto riguarda il risultato elettorale il partito ecologista spera di andare avanti e aumentare la sua rappresentanza negli organi comunali. “Al momento siamo poco presenti nei Municipi: poter ottenere qualche seggio in più rispetto alla situazione attuale sarebbe un grande successo”, conclude Buzzi.

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