
Moltissimi lombardi e ticinesi si sono recati a Como per visitare i mercatini natalizi e, perché no, fare gli ultimi acquisti in vista del 25 dicembre. Dal 24 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 il capoluogo lariano si è trasformato nella "Città dei Balocchi”, con il tradizionale mercatino di natale e la pista per il pattinaggio su ghiaccio in Piazza Cavour. Il bilancio dell'edizione è di ben due milioni di visitatori.
Tuttavia l’afflusso di turisti e residenti è stato tale che già a metà dicembre i parcheggi e le aree di sosta cittadine erano piene. Addirittura pienissime, aveva evidenziato il portale Ciao Como. E così qualche incauto automobilista ha pensato (male) di lasciare l’auto per vedere i Balocchi o fare shopping in zone di divieto di sosta. Il risultato? Tra sabato 8 e domenica 9 dicembre sono state ben 190 le contravvenzioni per divieto di sosta inflitte da polizia locale e Csu (Como servizi urbani). La settimana precedente il bilancio era stato ancora più pesante e la pioggia di contravvenzioni non si è placata neppure ai primi di gennaio.
Anche lo scorso fine settimana, infatti, sono stati moltissimi gli automobilisti multati per aver posteggiato in divieto di sosta, spesso inventando stalli di fortuna. Il traffico veicolare di quei giorni è stato molto intenso, ("con il solito corollario di posteggi introvabili e relative polemiche", aveva rimarcato La Provincia di Como) e alcune aree in cui vige il divieto di sosta sono state invase da veicoli. Moltissimi dei quali sono stati posteggiati in divieto di sosta o all'interno di una Zona traffico limitato (Ztl), con tanto di puntuale contravvenzione comminata i loro proprietari.
Tra le ‘vittime’ anche due nostri lettori che lo scorso fine settimana si sono trovati sul parabrezza una contravvenzione da un’ottantina di euro per aver posteggiato all'interno di un Ztl. “Era impossibile trovare parcheggio, e quindi, stanchi di cercare e inquinare, ci siamo arrangiati a crearne di nuovi in modo ordinato”, ci hanno spiegato. Una creatività che le forze dell’ordine comasche, e non solo, non sono solite gradire.
La coppia ha quindi chiesto un chiarimento alla Polizia locale per sapere se la multa fosse stata inflitta "solo alla nostra macchina perché targata Ticino". Chiarimento che non si è fatto attendere: "Nel periodo in cui avete visitato la città di Como, il traffico veicolare e pedonale ha avuto picchi elevati di intensità e alcune aree in cui vige il divieto di sosta sono state invase da veicoli - è stata la replica delle forze dell'ordine - Questa situazione potrebbe avervi indotto nell’errore di pensare che lungo tali aree la sosta era consentita. Purtroppo non era così, per cui l’intervento di questo Comando è stato un obbligo e la sanzione risulta quindi legittima in quanto la segnaletica posta in essere qualifica la zona come Zona a Traffico Limitato". La Polizia ha infine spiegato che "sono state centinaia i veicoli sanzionati, sia con targa italiana che con targa estera". Ergo, nessuna discriminazione.
Per la coppia di automobilisti, tuttavia, "la risposta non è per nulla soddisfacente e pure contraddittoria". Da qui la controreplica inviata al Comando: "Se centinaia di persone sono state multate significa che i posteggi non erano sufficienti: allora dovreste limitare gli accessi. Evidentemente il problema è di fondo. Se non potete accogliere i visitatori, impeditene l’accesso. Troppo comodo avere dei turisti che lasciano soldi all’industria alberghiera e non solo e poi multarci. Questa situazione è intollerante, allora ci organizzeremo per evitare Como. Non penso sia un nostro problema personale, quindi cercheremo le vie adeguate per far conoscere alla popolazione almeno ticinese la problematica. Peccato".
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