
Nonostante il Ticino disponga di percorsi naturali di grande pregio, la rete di tracciati dedicati alla mountain bike risulta ancora frammentata, scarsamente segnalata e poco promossa, sia a livello nazionale che internazionale. È quanto evidenzia un’interrogazione del Gruppo Plr (primo firmatario Patrick Rusconi), in cui si rimarca come ciò “limiti la capacità del Cantone di posizionarsi come destinazione di riferimento per il turismo sportivo legato alla bicicletta, lasciando inespresso un potenziale economico e occupazionale rilevante”. In questo contesto, si legge ancora nell’atto parlamentare, “si inserisce la nuova strategia cantonale ’Ticino Bici 2045’, che mira a rafforzare il ruolo della bicicletta come mezzo di trasporto efficiente e sostenibile, ma anche come strumento di valorizzazione turistica”. La strategia, tuttavia, "risulta ancora prevalentemente orientata alla mobilità quotidiana e alla sicurezza stradale, mentre il cicloturismo sportivo, in particolare quello legato alla mountain bike, all’e-bike e Gravel, necessita di un approccio specifico, coordinato e integrato con la promozione turistica e la pianificazione territoriale".
"Creare nuove opportunità di lavoro"
In conclusione, il potenziamento dei percorsi per mountain bike e del cicloturismo “rappresenta un’occasione concreta per coniugare sviluppo economico, sostenibilità e promozione del territorio". Un approccio coordinato tra mobilità, turismo e pianificazione territoriale "permetterebbe di creare nuove opportunità di lavoro, valorizzare le regioni periferiche e rafforzare l’immagine del Ticino come Cantone verde, sportivo e innovativo". Un investimento mirato in questo ambito "significherebbe non solo incentivare una forma di turismo responsabile, ma anche promuovere un cambiamento culturale e ambientale duraturo, in linea con gli obiettivi della strategia 'Ticino Bici 2045'”.
Le domande
Si chiede quindi al Consiglio di Stato quanti nuovi percorsi per mountain bike sono stati realizzati nel cantone negli ultimi dieci anni, quali sono stati i principali ostacoli (ricorsi, iter autorizzativi, problemi ambientali), e se sono attualmente in corso progetti di ampliamento o messa in rete dei percorsi cicloturistici cantonali e intercomunali. Si domanda altresì quali misure di tutela ambientale vengono integrate nella progettazione di nuovi tracciati MTB, se esistono protocolli ecologici cantonali per la costruzione e manutenzione dei percorsi, e come si intende monitorare l’impatto ambientale e sociale di tali infrastrutture nel medio-lungo periodo. Non solo: l’interrogante vuole anche sapere se I Piani Direttori (PD) e i Piani Regolatori (PR) dei Comuni prevedono già esplicitamente percorsi cicloturistici e aree dedicate al cicloturismo, se sono in corso aggiornamenti normativi o incentivi urbanistici per favorire la creazione di infrastrutture ciclabili turistiche, e se l’Esecutivo intende promuovere una maggiore armonizzazione tra i Comuni per la pianificazione dei tracciati.
Le altre questioni poste:
