
Nel periodo critico che stiamo vivendo con l’epidemia da nuovo Coronavirus siamo tutti sollecitati anche da un punto di vista psicologico. E il Cantone, insieme al DSS, alla Supsi, all'Associazione ticinese psicologi, all'associazione ticinese psichiatria e psicoterapia ha lanciato una "Breve guida psicologica tascabile per tempi difficili". A tal proposito Lorenzo Pezzoli, psicologo, durante il TgSpeciale di Teleticino ha risposto ad alcune domande sull'attuale situazione di incertezza lanciando un monito: "Stare fisicamente distanti non ci impedisce di stare vicini".
"Non concentriamoci solo su quello che il virus ci toglie""Abbiamo iniziato l'opuscolo con uno slogan: "Il virus non si scaccia con il pensiero, ma pensare bene ci aiuta ad affrontarlo meglio". È vero che stiamo affrontando un periodo difficile, ma non dobbiamo concentrarci solo su quello ci toglie, ma anche su quello che ci dà. La situazione, spiega Pezzoli, "ci toglie la libertà, ma ci dà tempo per noi stessi. Ci toglie abbracci, ma ci permette di fare anche esperienze di vicinanza. Ci toglie spazio fisico perché dobbiamo stare in casa, ma ci apre allo spazio interiore. Ci restituisce il senso di comunità, di cui dobbiamo fare tesoro. Dentro questi problemi, ci sono opportunità".
La situazione è di incertezza, non si sa come evolverà. E molti faticano a vedere la luce in fondo al tunnel. Anche le istituzioni sono di fronte a qualcosa di inedito. Come affrontare questa situazione?"Come in tutte le situazioni nuove, abbiamo necessità di avere un tempo di adattamento. Dobbiamo un po' riorientarci. È normale sentire paura, è anche utile. Ma dobbiamo fare in modo di contenerla ed evitare che diventi la protagonista della nostra vita perché ci impedisce di fare cose che in realtà potremmo fare. Dobbiamo avere cura di quello ci sta accadendo adesso e condividere le cose belle. Non si tratta di essere ingenui, le difficoltà le vediamo. Ma dobbiamo pensare bene".
Lo sconforto e la malinconia possono avere il sopravvento. Ha qualche dritta su come "scacciarle"?"Ci sono due cose che possiamo fare. Prenderci del tempo per fare cose che ci fanno stare bene, sono quelle cose che ci arricchiscono il cuore. Questo ognuno può deciderlo da sé. È importante regalarci questo tempo. L'altra cosa è prendere del tempo per le persone che ci sono vicine. Per esempio chiamare i nonni, a cui dobbiamo garantire protezione, senza essere vicini fisicamente. Ma una chiacchierata al telefono può rendere questo periodo molto più facile da sopportare. Dedichiamo del tempo a chi ci sta attorno. Stare fisicamente distanti non ci impedisce di stare vicini e guadagneremo in salute psichica. Dare tempo all'altro significa dare tempo a noi".
Che consiglio può dare per le coppie che si trovano tutto d'un tratto a convivere 24 ore su 24? Come evitare di far scoppiare la coppia? "Per questa tematica - dice scherzosamente - ci vorebbe un'intera trasmissione per approfondire". "Ci sono dei confini da ritratteggiare all'interno del domicilio. Possiamo mettere nella giornata dei gesti di attenzione per l'altro, regalarlo senza che ci venga chiesto. Poi - ricorda - è importante stabilire degli spazi, anche nell'ambito del telelavoro".
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