
Sgomento a Minusio per un episodio avvenuto ieri alle Scuole medie durante la ricreazione pomeridiana, quando un alunno è stato colpito al ginocchio con un sasso. Un episodio che ha lasciato senza parole i docenti e la stessa direzione.
“Mio figlio stava giocando a calcio con i suoi amici quando improvvisamente è stato colpito da una sassata - racconta il patrigno a Ticinonews – Si è subito accasciato dolorante a terra ed è stato soccorso dai suoi compagni, che lo hanno portato in direzione. Mi sono precipitato a scuola subito dopo la chiamata del direttore e l’ho portato in ospedale”. La diagnosi parla di una rottura di tibia e tendine e dello spostamento della rotula che hanno reso necessaria un’operazione chirurgica, effettuata in mattinata presso l'ospedale di Bellinzona.
“Mio figlio, che frequenta la terza media, è un bambino affetto da paraplegia agli arti inferiori - ci spiega il nostro interlocutore (nome noto alla redazione) - Ma nonostante ciò non ha mai avuto problemi con i compagni di scuola, con cui ha legato molto. Non è mai stato preso di mira e siamo davvero angosciati e arrabbiati per quanto successo. Avrei capito se si fosse trattato di una normale caduta, ma una cosa così è fuori dal normale”.
“Mia moglie si trova all’estero e appena ha saputo ciò che era successo a suo figlio voleva prendere il primo aereo - ha concluso il patrigno - Era comprensibilmente furiosa. Oggi pomeriggio andrò in Polizia a sporgere denuncia, vogliamo capire come sia potuta succedere una cosa simile e soprattutto perché è qualcuno è arrivato a tanto”. Marito e moglie non ci stanno e puntano il dito contro la scuola, che non sorveglierebbe a sufficienza gli alunni durante le ricreazioni. A loro dire il colpevole potrebbe essere un allievo delle vicine Scuole elementari con il dente avvelenato nei confronti dei ragazzi più grandi, che escluderebbero quelli più piccoli dalle partite a calcio.
Nel frattempo la direzione della Scuola media ha già avviato degli accertamenti per risalire al responsabile dello scellerato gesto. “Ci siamo attivati per risalire al responsabile - spiega il direttore Paolo Iaquinta - Mi dispiace moltissimo per quanto accaduto e per il ragazzo, cui ribadisco la mia solidarietà. Da parte nostra c’è tristezza e rammarico, l’allievo è molto benvoluto e apprezzato sia dagli insegnanti che dai suoi compagni. Non è mai stato vittima di atti di bullismo e questo mi lascia ancora più perplesso, perché non ci sono elementi che fanno ipotizzare un atto deliberato”.
Un atto che, deliberato o meno, possiamo definire fuori da ogni logica e che sfortunatamente è stato perpetrato nonostante la sorveglianza attuata durante le ricreazioni dal personale della scuola e dai docenti. “Qui a Minusiola sorveglianza è garantita da un servizio di picchetto e ad ogni pausa ci sono almeno quattro docenti a controllare gli alunni. Non si sono mai verificati simili episodi - conferma Iaquinta, respingendo le accuse di negligenza rivolte alla direzione - Per riflettere su quanto accaduto questa mattina ho incontrato i suoi compagni di classe, che sono pure rimasti molto scossi”.
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