
In Ticino e Grigioni l'attività delle organizzazioni criminali è ancora molto intensa. Per far fronte alla mafia negli ultimi anni sono aumentate le richieste di rogatorie e i sequestri di soldi e beni. A riportarlo è il Caffè, che cita l'ultima relazione della magistratura antimafia italiana.
Dal testo emerge che soprattutto nell'ultimo anno c'è stata una frequente collaborazione fra Berna e Roma per contrastare le organizzazioni criminali. Uno scambio testimoniato dall'aumento delle rogatorie fra i due Paesi.
Secondo il criminologo ginevrino Nicolas Giannakopoulos, intervistato dal domenicale, si rende necessario trovare strumenti giudiziari più incisivi. Per il criminologo, colpire il crimine organizzato nei loro beni e nei loro conti bancari è importante perché significa sottrargli il potere.
In Italia è permesso fare sequestri preventivi o bloccare capitali nel corso di un'inchiesta. In Svizzera, spiega Giannakopoulos, è possibile ma solo per motivi certi e per brevi periodi.
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