
L’esperienza delle colonie estive di vacanza rappresenta un elemento fondamentale delle politiche educative extrascolastiche e un sostegno concreto alle politiche familiari della Svizzera italiana. Molti enti che organizzano questo tipo di attività hanno deciso di unirsi, costituendo l’Associazione delle colonie estive di vacanza. L’obiettivo è far conoscere non solo alle famiglie, ma anche alla politica e alle istituzioni l’importante ruolo educativo giocato da queste realtà che ogni anno accolgono decine di bambini e ragazzi. “Le colonie residenziali sono un’esperienza importantissima, che noi crediamo debba essere riconsiderata maggiormente, magari sotto altri punti di vista”, spiega il neo eletto presidente dell’associazione Ilario Lodi ai microfoni di Teleticino. “Questo per il bene sia dei bambini, ma anche per il paese poiché l’educazione che viene impartita all’interno di queste esperienze si riverbera in tutto quello con cui i bambini vengono in relazione”.
Il momento è delicato: nei prossimi mesi la politica si chinerà sulla revisione della legge colonie e l’associazione vuole poter dare il suo contributo. “Sarà probabilmente il primo cantiere su cui ci chineremo a riflettere affinché questa legge possa uscire ancora più forte rispetto a come è oggi dai dibattiti che avverranno in Gran Consiglio”.
Per sancire la nascita dell’associazione è stata scelta la casa polivalente dei sindacati, un luogo che all’epoca ospitava contemporaneamente 500 ragazzi. Nel frattempo i tempi e le finalità delle colonie oggi sono cambiati. “Le colonie sono nate più per un’esigenza sociale e sanitaria”, spiega il presidente di AMAC Michele Aramini. “Ai ragazzi malati si dava la possibilità di andare al mare a respirare aria buona, ai figli degli operai si proponeva di andare in montagna e trascorrere una vacanza che altrimenti non avrebbero potuto fare. Le esperienze si sono evolute negli anni sulla scia di una nuova educazione. Oggi sono delle esperienze di vita importanti dove il ragazzo impara a essere più autonomo e trovare un posto nella comunità. Sono esperienze che di solito lasciano sempre un bagaglio importante”.
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