
La notizia è giunta questo pomeriggio: non sarà il professor Boas Erez il nuovo rettore del Collegio Papio di Ascona. La motivazione, spiegata oggi in un comunicato dal Consiglio di Fondazione dell'istituto, è legata alla percentuale ridotta di tempo di lavoro che l'ex rettore dell'USI avrebbe potuto mettere a disposizione, rimanendo nel contempo professore all’Università della Svizzera italiana. Una ragione che non trova tuttavia d'accordo il diretto interessato. "A me non sembrava impossibile far coincidere i due impegni", afferma il prof. Erez ai microfoni di Ticinonews. "Per fare un paragone con un altro ambito, quello politico, le varie cariche nei diversi Municipi di tutti i cantoni sono comunque ricoperte da professionisti. La maggior parte di loro lavora al 100% e dedica una parte del proprio tempo all’interesse pubblico, nell'ottica di uno spirito di servizio".
"Stavamo già pensando a idee innovative"
La decisione comunicata oggi non ha comunque colto di sorpresa il docente dell'USI. "Ci fosse stato un po’ più di entusiasmo all’inizio, magari questa decisione sarebbe stata meno prevedibile", commenta Erez. In ogni caso "da quando il Consiglio di Fondazione mi ha chiesto se fossi disposto a prendere il rettorato del Collegio, abbiamo cominciato a immaginarci come avrebbe potuto funzionare l'istituto con un rettore che ha dato una disponibilità al 20% e che si occupava quindi essenzialmente delle questioni strategiche, di indirizzo, in relazione e in accordo con il Collegio, con l’ausilio di una direzione allargata". Inoltre "sono stato sollecitato da più parti anche con delle idee innovative. Il tutto era molto stimolante e ora resta un po’ in sospeso per quanto che mi riguarda”.