
Dal 1° settembre 2013 sono entrate in vigore nuove regole per i collaudi. Regole che, secondo diversi addetti ai lavori, hanno rapidamente portato alla creazione di raduni di mezzi pesanti da 40 tonnellate a Camorino, nonché a costi supplementari per le ditte del settore. La nuova norma obbliga infatti i mezzi a recarsi al collaudo a pieno carico. "Dal 1 settembre 2013 gli autocarri, i trattori a sella pesanti e i loro rimorchi dovranno essere presentati al collaudo carichi, con un peso effettivo corrispondente ad almeno il 75% del loro peso totale” si legge nel testo da poco in vigore. Marco Tepoorten, general ganager della ditta Luciano Franzosini di Chiasso, ci ha scritto per sensibilizzare l'opinione pubblica su quelli che considera degli incomprensibili aggravi, sia per le aziende, sia per l'ambiente. "La situazione congiunturale del momento dovrebbe spingere chi ci governa a prendere decisioni volte al miglioramento delle condizioni generali: diminuire il peso della burocrazia, snellire le pratiche amministrative, tagliare i costi inutili ed altre misure volte a migliorare la produttività dei vari settori economici" scrive Tepoorten. "Così, quando mi sono informato circa la nuova procedura per il “collaudo periodico dei veicoli pesanti e dei loro rimorchi”, mi aspettavo istintivamente qualche miglioramento della procedura: con stupore ho dovuto ammettere che non c’è limite al peggio! Se c’era una qualche possibilità di peggiorare la metodologia già esistente, ebbene gli esperti del Consiglio Federale l’anno centrata in pieno!" "Far circolare mezzi a pieno carico comporta degli aggravi sia in termini di mero costo per le aziende che per l’ambiente: le aziende di trasporto devono a questo punto trovare della merce da caricare su tutti i gli automezzi per poter effettuare il collaudo" prosegue il general manager della Franzosini. "Non è assolutamente plausibile pensare di caricare la merce dei clienti per sottoporsi alla revisione in quanto la stessa non è assicurata contro eventuali danni al carico occorsi durante la revisione: i trasportatori ricevono mandato dai clienti per trasportare la merce da un luogo all’altro e non per sottoporre i propri mezzi alle revisioni periodiche. Risulta impensabile anche ipotizzare di fare il collaudo a Camorino durante il tragitto di una tratta, ad esempio, da Chiasso ad Airolo: l'assicurazione non pagherebbe eventuali danni alla merce." "Inoltre gli operatori del centro di Camorino ci confermano telefonicamente che non dispongono di rimorchi carichi, quindi ognuno deve presentarsi con il proprio rimorchio carico. In poche parole tutti i trasportatori devono cercarsi dei mattoni o delle pietre dalle Cave della Maggia?" si chiede Teeporten. "E poi, ammesso e non concesso che si riesca a trovare il carico per effettuare il collaudo, coloro che hanno partorito questa normativa shock si rendono conto del maggior costo che le aziende dovranno sostenere per far circolare dei mezzi carichi solo per effettuare il collaudo?" "Nel nostro settore ci sono anche aziende che effettuano trasporti eccezionali: prima di tutto, come faranno a raggiungere il peso massimo del loro rimorchio speciale che ha una portata da 30 a 50 tonn. e oltre, e quali maggiori costi in termini di carburante dovranno sopportare queste aziende?" aggiunge Teeporten. "Sarebbe stato auspicabile dotare il centro collaudo di attrezzature per caricare il mezzo sul posto." E c'è dell'altro. "Per di più" prosegue Teeporten, "va aggiunto che i collaudi annuali si possono fare solo dal lunedi’ al venerdi’ (in altri Cantoni è possibile prenotarli anche di sabato) con la conseguenza che noi trasportatori sacrificheremo delle risorse aziendali (mezzi ed autisti) durante la settimana lavorativa senza trarne alcun profitto e con le relative perdite economiche." "Chi pagherà per tutti i costi aggiuntivi che l’intero settore dovrà sopportare? Vogliamo poi parlare dell’impatto ambientale di questo scempio?" si
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