
“Sono rimasto stupito, seppur non mi sorprenda che ci siano persone o associazioni che ogni tanto hanno bisogno di avere visibilità e per questo travisano dichiarazioni molto chiare”. È sorpreso il direttore del Mulino di Maroggia Alessandro Fontana a seguito delle accuse mosse dall’associazione Fair Märkte Schweiz, secondo cui la collaborazione tra GMSA e Mulino Maroggia potrebbe portare alla formazione di un cartello dei mulini in Ticino. "Vediamo grandi problemi per gli attori più piccoli, ad esempio per il settore della panificazione, ma anche per i produttori, cioè gli agricoltori", ha spiegato il Presidente dell'ONG Stefan Flückiger, da noi raggiunto. "Per questo, ci siamo detti: dobbiamo informarci presso la COMCO per capire se tutto ciò sia effettivamente consentito dal diritto in materia di cartelli oppure no". Affermazioni forti a cui Fontana ha risposto assicurando che le conseguenze paventate non sono nemmeno un argomento, poiché le due aziende restano indipendenti e si tratta solo di una cooperazione logistica. "Ci siamo resi conto, parlando con i colleghi, che la maggior parte dei nostri clienti sono clienti comuni, da cui ci recavamo singolarmente due volte a settimana, quindi con mezzi pesanti, magazzinieri e tutto quello che ne consegue". Di conseguenza "abbiamo cercato delle strategie per ridurre e razionalizzare questo sistema di consegne affinché non si debba fare il doppio dei chilometri inutilmente." Per Fontana "chiunque si muove in Ticino negli ultimi anni ha visto la catastrofe che abbiamo sulle nostre strade e credo che collaborazioni fra aziende, concorrenti sul mercato ma con dei punti comuni da condividere, sia assolutamente necessaria per fare qualcosa di concreto per il nostro traffico in Ticino, per il nostro Paese, ma soprattutto per il nostro mondo, che ne ha molto bisogno".
"Bisogna lavorare insieme, è l'unica via"
Fontana in effetti arriva da un evento nel Canton San Gallo in cui si è discusso proprio dell'importanza delle collaborazioni per affrontare le sfide a livello internazionale: in primis quella del riscaldamento globale. "Sono rientrato mercoledì dal Canton San Gallo, dove ha avuto luogo un summit nel settore food con oltre 1'200 partecipanti da 90 Paesi, tra cui leader del settore, e tutti siamo arrivati alla conclusione che possiamo impattare in maniera importante sul clima, in senso positivo, soltanto se lavoriamo insieme. Se ognuno fa per sé, non arriveremo da nessuna parte e il tempo sta scadendo". Che sia nel piccolo o su scala più grande, il direttore del Mulino ribadisce quindi che tutti dovrebbero cercare di portare collaborazione ed efficienza, dove possibile.
