
Denuncia alla denunciante. Il fiduciario luganese ed ex presidente dell'UDC Paolo Clemente Wicht - finito in carcere il 22 agosto 2018 per appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, omissione della contabilità e rilasciato lo scorso novembre - ha sporto denuncia penale contro l'ex moglie. L'accusa è di "denuncia mendace". Wicht contesta quindi la versione fornita della donna, che lo ha portato dietro alle sbarre. Una storia complessa di soldi e tradimenti che è culminata in una procedura di divorzio litigiosa.
Secondo quanto rivela il Caffé, Wicht ha inoltrato lo scritto in Procura questa settimana. Secondo il giurista la donna, una dottoressa di 57 anni sposata nel 2008, è sempre stata al corrente, totalmente consapevole e partecipe alle operazioni finanziarie e immobiliari portati avanti dal martito. Tesi supportata dagli indizi e dalle prove citate nelle carte consegnate in Procura.
Ma c'è di più. Secondo il 53enne lo scorso marzo sarebbe finito sotto inchiesta penale un ispettore di polizia, un uomo chiave nelle indagini affidate al procuratore Andrea Minesso, per violazione del segreto d'ufficio. Secondo quanto rilevato dal fiduciario al Caffé l'uomo da tempo conosceva l'ex moglie di Wicht e avrebbe rivelato fatti coperti dal segreto d'ufficio all'attuale compagna di Wicht, che ha segnalato la cosa in Procura.
In una nota odierna, il Ministero pubblico tuttavia precisa che vi è stata sì una segnalazione circa "una presunta violazione del segreto d'ufficio (articolo 320 CP) da parte di un agente della Polizia cantonale". Ma sulla scorta di una approfondita istruttoria "è stato tuttavia decretato l'abbandono del procedimento penale".
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