Reazioni
Clausola di salvaguardia, politica ed economia si spaccano
Redazione
7 ore fa
Presentata dal Governo federale per tutelare il mercato interno, per l’Udc si tratta di un inganno che non sarà mai applicato, mentre per i sindacati la priorità resta la protezione dei salari. Il Plr ribatte: “Strumento utile anche per il Ticino: la manodopera arriverà dove serve”.

Un estintore in caso di gravi problemi economici e sociali. Così ieri il consigliere federale Beat Jans ha definito la clausola di salvaguardia negoziata dalla Svizzera con l’Unione europea per limitare l’immigrazione. Uno strumento che ha già suscitato reazioni contrastanti nel mondo politico ed economico.

Marchesi: “Una manovra politica per ingannare i cittadini”

Neanche 24 ore dopo l’annuncio del ministro socialista, l’UDC ha convocato la stampa a Palazzo Federale e ha preso la parola anche il consigliere nazionale ticinese Piero Marchesi: “Il Consiglio federale tenta di rassicurare la popolazione contro l’immigrazione incontrollata, ma è una manovra politica per ingannare i cittadini prima della nostra iniziativa ‘No a una Svizzera da 10 milioni’. L’immigrazione di massa ha delle conseguenze concrete nel quotidiano: in molte regioni gli alloggi a pigione moderata sono rari, le famiglie hanno paura a uscire, i premi malattia esplodono. La popolazione non ne può più: vuole atti, non promesse”. Per il partito la clausola di salvaguardia negoziata con l’Unione europea in seno al pacchetto di bilaterali III sarebbe insomma uno specchietto per le allodole.

Farinelli: “Uno strumento interessante”

In caso del superamento dei quattro valori soglia identificati – immigrazione, frontalieri, disoccupazione e aiuti sociali – la sua applicazione, attraverso tetti massimi e contingenti e preferenza indigena per i posti vacanti, non sarebbe automatica. Il Consiglio federale dovrebbe valutarla e sottoporla al comitato misto Svizzera-Ue. Ma per il consigliere nazionale PLR Alex Farinelli i presupposti ci sono tutti: “Il Consiglio federale ha spiegato che negli ultimi vent’anni, se ci fosse stata questa clausola, 8 volte sarebbe stata eventualmente applicata. Questo l’avrebbe deciso il Governo svizzero su valutazioni del nostro paese e l’aspetto più interessante è che se la Svizzera l’avesse applicata unilateralmente le ripercussioni dell’Unione europea avrebbero toccato solo gli ambiti della libera circolazione, non si sarebbero potute penalizzare le nostre imprese. È uno strumento interessante: ci sarebbe un meccanismo applicabile anche su base regionale per limitare la pressione che, per esempio, vive il Ticino con il frontalierato.

Gargantini di Unia: “Non è una soluzione per gestire il mercato ticinese”

L’accordo negoziato prevede infatti che l’Unione europea possa adottare contromisure proporzionali senza mettere a rischio l’accesso al mercato. Proprio riferendosi al Canton Ticino, la soluzione adottata trova però il pollice verso, sebbene per motivi molto distanti dall’Udc, anche da parte sindacale: “La clausola di salvaguardia non è una soluzione per gestire il mercato del lavoro ticinese, e men che meno per proteggere i salari”, sostiene Giangiorgio Gargantini, segretario regionale di Unia. “Chi definirà se e quando saremo confrontati a ‘gravi problemi economici e sociali’ cosa pensa della situazione attuale in Ticino? Considerando che questa clausola potrebbe già essere attivata oggi? Proprio per questo il sindacato ripete che l’unica via percorribile, urgente necessaria, sia quella di proteggere i salari e non le frontiere”.

Il mondo economico

Dal canto suo, al momento il mondo economico aspetta. Ma anche qui Farinelli, vicedirettore della Società impresari costruttori, vede un vantaggio: “Per esempio nell’ambito della costruzione nessuno si sognerebbe di avere delle limitazioni, altrimenti non potremmo far lavorare le nostre imprese. Ma proprio il fatto che la clausola potrebbe essere applicata in modo settoriale permetterebbe di agire dove c’è un problema e invece lasciare arrivare la manodopera laddove serve all’economia e al benessere della popolazione”.