Ticino
Ciclisti e pedoni, le regole del bon ton
Lara Sargenti
2 anni fa
In occasione della presentazione della ciclopedonale la Piodella, il Cantone lancia la campagna di sensibilizzazione “Riguardami”. In futuro previsto un potenziamento delle ciclopedonali. Zali: “200 km in più nell’arco dei prossimi 10 anni”

La mobilità lenta è oggi un elemento chiave delle strategie di mobilità sostenibile. E il numero di utenti che fa uso della bicicletta è aumentato. In Ticino si è passati dal 5% nel 2019 al 6% nel 2020 di spostamenti lenti sul totale dei movimenti delle persone. La pandemia e la realizzazione di nuove infrastrutture ciclopedonali hanno poi dato un ulteriore slancio. Solo nel Luganese nel 2021 si sono registrate punte fino a 22mila passaggi mensili in bici tra Agno e Magliaso e fino al 40% in più rispetto all’anno precedente.

Nuovi percorsi ciclopedonali

La regione del Luganese, in particolare, ha visto diversi interventi - pianificati tramite il Piano di viabilità del Polo (PVP) e i Programmi d’agglomerato del Luganese (PAL) - tra cui la passerella sul Riana tra Agno e Bioggio e il percorso sul sedime del vecchio tram Lugano-Cadro-Dino, completati nel 2021. Entro fine 2022 verrà avviato il cantiere del Ponte Spada tra Dino e Tesserete, mentre oggi è stata presentata la pista ciclopedonale della Piodella tra Muzzano e Collina d’Oro, realizzata tra giugno 2020 e luglio 2021. Un percorso di 1,2 chilometri, del costo di circa 2 milioni, che è stato realizzato per garantire una maggiore sicurezza ai ciclisti. La pista è stata presentata ieri alla presenza delle autorità cantonali, i sindaci di Muzzano Verena Hochstrasser e di Collina d’Oro Andrea Bernardazzi nonché il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese Filippo Lombardi. “Anche la bici elettrica ha fornito nuove opportunità, per cui si valuta il mezzo a due ruote per spostamenti più lunghi e magari con qualche pendenza in più”, commenta Claudio Zali ai microfoni di Ticinonews, in occasione della presentazione della Piodella. L’obiettivo del Cantone, ha sottolineato il consigliere di Stato, è di aggiungere 200 km di percorsi dedicati nell’arco dei prossimi dieci anni.

Convivenza tra ciclisti e pedoni non sempre facile

La crescente frequentazione delle ciclopedonali comporta, però, anche delle criticità. Non sempre la convivenza tra pedoni e ciclisti è semplice, soprattutto su quelle tratte dove per motivi di spazio non è possibile stabilire una netta separazione tra categorie di utenza. Per questo motivo il Dipartimento del territorio ha lanciato una campagna di sensibilizzazione “Riguardami” (www.ti.ch/riguardami). L’obbiettivo è di rammentare come cortesia e attenzione reciproca siano vantaggiosi per tutti nell’usufruire spazi condivisi. Sulle tratte cantonali giudicate come sensibili sono state dunque riprodotte sull’asfalto delle grafiche raffiguranti il logo della campagna “Riguardami”, accompagnate da una cartellonistica verticale riportante alcune semplici regole di “Bon Ton ciclopedonale”.

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