
Sta facendo discutere la notizia, anticipata da TeleTicino, dello stratagemma orchestrato dalla Bravofly di Chiasso per non sottostare al nuovo contratto normale di lavoro (CNL) deciso dal Consiglio di Stato per le agenzie di viaggio.
La società ha infatti furbamente deciso di trasformarsi da agenzia di viaggio a agenzia digitale, sfuggendo così all'obbligo di versare un salario minimo di 19,65 franchi ai propri dipendenti.
Le paghe alla Bravofly, che ha recentemente mutato il nome in Lastminute.com, resteranno quindi basse.
Ma chi sono i lavoratori che le accettano? Il Corriere del Ticino è andato a chiederlo direttamente alla società basata a Chiasso.
"Impieghiamo 320 persone nella sede di Chiasso" risponde l'ufficio stampa, confermando che si tratta in maggioranza di frontalieri. "Una percentuale minoritaria risiede in Ticino."
La società non vuole svelare qual è il salario medio dei propri dipendenti ("sono dinamiche interne che preferiamo rimangano tali"), ma spiega che "il salario minimo ritenuto adeguato è quello che permette alle aziende attive nel settore dell'e-commerce, sempre più confrontate con realtà estere molto concorrenziali e dinamiche, di poter fornire un prodotto competitivo sotto il profilo dei costi nel rispetto delle esigenze del territorio e delle normative locali."
Detto in altre parole, meno dei 19,65 franchi imposti dal Governo per le agenzie di viaggio.
La società ha comunque avviato delle trattative con l'OCST per definire un Contratto collettivo di lavoro. Trattative che, spiegano dalla Bravofly, sono "ancora in fase embrionale".
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