
Ieri mattina ad Ambrì si sarebbe dovuto tenere il secondo giorno del corso 2 fasi del TCS dedicato ai neopatentati. Ma è stato annullato all'ultimo momento, nonostante i partecipanti avessero chiesto conferma proprio il giorno prima vista l'emergenza neve.
"Il TCS ha fatto spostare ben 10 persone ad Ambrì per poi avvisarci, dopo un'ora che aspettavamo gli istruttori, che il corso era annullato" racconta arrabbiata una nostra lettrice. "E il bello è che abbiamo chiamato tutti per avere conferma dello svolgimento. C'era pure una ragazza in dolce attesa. Mi sembra una cosa folle, tuttalpiù che il TCS non fa altro che ribadire di usare la macchina solo se necessario e di fare attenzione alla guida in queste circostanze".
Da noi contattato il TCS spiega che si è trattato di una concausa di eventi non prevedibili, che hanno portato alla spiacevole situazione: "Lunedì è stata la giornata peggiore per le forti nevicate, ma il corso si è svolto regolarmente con 12 partecipanti senza nessun problema" racconta il portavoce Marco Gazzola. "Per martedì abbiamo quindi deciso di continuare con il corso, visto che le previsioni meteorologiche parlavano di miglioramenti. Sono avvenute tuttavia una serie di circostanze che non avevamo previsto: la pista martedì mattina è risultata inagibile visti gli 80 centimetri di neve che erano caduti nella notte. La pioggia ha poi reso il manto stradale ghiacchiato. L'addetto ai lavori che doveva ripulire la pista si è ritrovato alla mattina con il macchinario rotto: la cala non funzionava e non ha quindi potuto liberare la pista. Anche gli istruttori del corso hanno avuto una serie di problemi viari che non avevamo calcolato. Problemi si sono verificati anche sulla rete ferroviaria: due partecipanti al corso hanno dovuto rinunciare perché non circolavano treni. Insomma ci siamo trovati di fronte a una situazione inaspettata".
"È il primo corso che siamo costretti ad annullare in 12 anni" aggiunge Gazzola. "Con il senno di poi è facile dire che si poteva preventivare. Comunque siamo dispiaciuti per l'accaduto. Abbiamo contattato tutti i ragazzi e consegnato loro un buono di 50 franchi per il secondo giorno di corso. Un gesto per far capire loro che non era volontario".
Per i partecipanti a cui rischia di scadere a breve la licenza di condurre non c'è comunque nessun pericolo: "Nel limite del possibile cerchiamo di metterci nei panni dei ragazzi, proponendo più corsi. Abbiamo già trovato delle soluzioni e nessuno" assicura Gazzola, "rimarrà senza licenza".
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