Ticino
Christian Paglia non è Superman
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Redazione
7 anni fa
Il Municipio di Bellinzona ha risposto al gruppo Lega-UDC. "L'attività del municipale va oltre la presenza in Municipio"

Il municipio di Bellinzona ha risposto alle due interpellanze del gruppo Lega-UDC in Consiglio comunale (vedi articoli suggeriti) con cui i consiglieri Tuto Rossi, Luigi Calanca, Orlando Del Don, Giulio Deraita, Manuel Donati e Fabrizio Ferracini avevano chiesto lumi all’Esecutivo sulle spese di rappresentanza dei municipali (per le quali erano stati chiesti "gli scontrini, prego”) e sulle paghe e il carico di lavoro dei municipali.

Le spese di rappresentanzaRispondendo alla prima interpellanza l’Esecutivo ha specificato che il sistema proposto nel nuovo Regolamento comunale corrisponde a quello in vigore a livello governativo nel Cantone e, in generale, in tutte le Città Svizzere. “Con la differenza che la spesa prevista per la Città di Bellinzona risulta sensibilmente inferiore a quella delle altre realtà elvetiche”.

“I Municipali - ha spiegato l’Esecutivo - si sono finora assunti personalmente le spese accessorie per lo svolgimento della propria funzione, dunque le spese di trasporto, di trasferta (tranne in Svizzera interna), per pasti, cancelleria, amministrazione, telefono, ecc”. Le spese di rappresentanza a carico del Comune per i singoli Municipali "ammontano per ora a zero". Non è perciò stato tenuto un rapporto di quanto speso da ogni singolo Municipale in questo ambito.

L’Esecutivo ritiene inoltre “inappropriato” separare le spese per l’attività svolta per la gestione del Comune da quella più politica (campagna elettorale).

Infine, visto che è stato proposto un rimborso spese forfetario a copertura delle spese accessorie sostenute dai Municipali a favore dell’attività di Municipio (ad es. l’utilizzo del telefonino privato o del supporto amministrativo del proprio ufficio privato) anche la richiesta di “presentare gli scontrini” non è stata accolta favorevolmente in quanto “queste spese sono difficilmente suddivisibili”.

Il carico di lavoro dei MunicipaliNella seconda interpellanza il gruppo Lega-UDC - che chiedeva come mai nel Regolamento comunale (oggetto di referendum, ndr) non fossero stati inseriti l’obbligo del Sindaco di presenziare almeno al 70% e di lavorare nel privato solo al 30%, del Vicesindaco e dei Municipali di lavorare per il Comune al 60%, rispettivamente al 50% - il Municipio ha spiegato che “quello previsto per i Municipali non è uno stipendio, bensì un onorario che deve coprire le prestazioni effettuate da Sindaco, Vicesindaco e Municipali a favore del Comune”. Proprio per questo “l’onorario è stato inserito nel Regolamento comunale e non nel Regolamento organico dei dipendenti”.

“Per definire l’ammontare dell’onorario si sono indicate delle percentuali lavorative, non da intendersi di presenza durante gli orari di ufficio, ma come tempo dedicato al Comune, su 7 giorni, serate comprese - si legge nella risposta dell'Esecutivo - L’attività del Municipale non può essere paragonata a quella di un qualsiasi funzionario amministrativo, che svolge il proprio lavoro durante i normali orari d’ufficio, e non deve essere misurata in ore di presenza in ufficio o con time sheet come chiesto degli interpellanti”.

Gli interpellanti sollevavano infine dei dubbi sul carico di lavoro dei Municipali, citando come esempio quello di Christian Paglia che, stando agli interpellanti, non avrebbe ridotto suo lavoro alla SUPSI. "Ciò significa che per fare il municipale di Bellinzona non è né obbligatorio né necessario ridurre il proprio impegno lavorativo privato" ne avevano dedotto. "Di conseguenza, le cifre del 70%, del 60% o del 50% sono fasulle".

Una tesi che l’Esecutivo bellinzonese ha respinto al mittente, evidenziando in primis come il municipale Christian Paglia stia definendo il grado di occupazione, “per altro già ridotto”, per quanto riguarda la propria attività professionale anche in funzione dell’esito della discussione sul nuovo Regolamento comunale.

Le cifre indicate dal Municipio non sarebbero quindi fasulle: “l’attività di Municipale va ben oltre la presenza in Municipio durante i normali orari d’ufficio - ha nuovamente puntualizzato l’Esecutivo – Le responsabilità dei Municipali non possono essere semplicemente delegate ma devono essere assunte in prima persona. Con tutte le conseguenze del caso, anche in tempo dedicato e conseguente remunerazione”.

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