
“Con questa sentenza, giunta dopo un iter giudiziario inspiegabilmente lunghissimo, si chiude una vicenda che è stata fortemente mediatizzata e strumentalizzata politicamente, mettendo in cattiva luce la Casa Anziani comunale e i collaboratori che hanno sempre operato con competenza e dedizione in condizioni molto difficili”. Così si è espresso il Municipio di Balerna nel commentare la recente sentenza della Corte d’appello e di revisione penale nei confronti di due ex dipendenti del Centro Anziani del Comune. Entrambi i collaboratori sono stati prosciolti da tutte le imputazioni a loro carico, segnatamente dall’imputazione di coazione, ripetuta tentata e consumata. I due interessati, che nel 2017 erano stati temporaneamente sospesi dalle loro funzioni, in attesa della conclusione dell’iter penale erano stati trasferiti in altri settori del Comune.
L’inchiesta
Il Municipio ricorda inoltre che, in qualità di Ente responsabile, aveva promosso un'inchiesta amministrativa nei confronti del Direttore e della Capo cure. La procedura si era conclusa “senza ravvisare elementi tali da giustificare dei provvedimenti nei confronti dei responsabili dell'istituto, ai quali era stata rinnovata la fiducia”.
La verifica effettuata
Negli anni 2016-2017, inoltre, il Centro anziani aveva partecipato al progetto cantonale denominato “bientraitance”, promosso dalla Supsi per sensibilizzare tutto il personale sull’importanza di questo modello di cura che pone al centro il rispetto incondizionato della persona. L’Esecutivo “ha recentemente preso visione dei risultati della verifica della qualità percepita dagli ospiti e dai loro congiunti”, i quali “hanno riconfermato l’elevato livello di apprezzamento delle cure e dei servizi del Centro anziani di Balerna”.
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