Ticino
Chiude l'ultima Manor del Mendrisiotto, "Dobbiamo reagire e creare nuove opportunità"
Redazione
un anno fa
Davide Rampoldi, presidente della Società commercianti del Mendrisiotto, commenta la chiusura della filiale di Balerna della Manor e spiega come dovrebbe reagire il settore. "Lavorare sui costi non significa agire esclusivamente sul personale".

L'ultima Manor del Mendrisiotto chiuderà nel 2025, quando verrà abbassata la serranda della filiale di Balerna. Prima di lei hanno cessato l'attività le sedi di Mendrisio e Chiasso. Per capire il significato di questa decisione per il commercio locale, Ticinonews ha intervistato Davide Rampoldi, presidente della Società commercianti del Mendrisiotto.

"Il colpo è soprattutto psicologico"

"Innanzitutto", ha affermato Rampoldi, "il colpo è soprattutto psicologico. Il primo pensiero va ai collaboratori toccati da quello che, in questo momento, è ancora un provvedimento in fase di consultazione", anche se "le previsioni non sembrano dare grandi speranze per il futuro". Ma la chiusura della filiale di Balerna "è anche un segnale della situazione che stiamo vivendo nella regione", ha sottolineato il presidente della Società commercianti del Mendrisiotto. Per quanto riguarda le ragioni che potrebbero aver spinto Manor a lasciare il Centro Breggia ancora non ci sono indicazioni precise. "Si fanno delle riflessioni con i colleghi, il franco forte incide sulla situazione attuale e c'è una concorrenza agguerrita difficile da combattere". 

Il futuro del Centro Breggia

La direttrice del Centro Breggia ha dichiarato di essersi già attivata per trovare nuove insegne. "Il commercio al dettaglio si è evoluto in questi anni: sono arrivate nuove aziende che, con le loro strategie aziendali, hanno un approccio diverso e servono in maniera differente il cliente. Non mi sorprenderebbe un interesse per gli spazi attualmente occupati da Manor. Cerco sempre di essere ottimista, per cui quando arrivano queste notizie l'unica cosa da fare è rialzarsi e reagire il prima possibile. Spero che alcune aziende vogliano occupare questi locali. Potrebbe anche essere l'occasione per rivedere la struttura di un centro commerciale che, rispetto all'occupazione di un grande distributore, potrebbe avere un'offerta più variegata".

La concorrenza oltre frontiera

"Nel settore alimentare non possiamo nasconderlo: la concorrenza d'oltre confine è importante. Bisogna anche dire che, analizzando bene la situazione, non è tutto oro quel che luccica. È però vero che la tendenza di fare la spesa oltre confine c'è, ma il commercio di frontiera ha anche avuto momenti in cui sono stati favoriti i commercianti elvetici. Da qualche anno questo non è possibile perché il franco forte e il potere d'acquisto in calo ci stanno mettendo in difficoltà. Ci sono comunque dei margini di manovra e non sempre -ripeto- si risparmia andando in a fare la spesa al di la della frontiera".

"Bisogna creare sinergie"

Per Rampoldi quanto successo deve dare l'opportunità di creare sinergie tra i vari commercianti. "È un anno che lavoriamo un po' sotto traccia in questo senso. Il nostro obiettivo è di mostrare che bisogna uscire dal proprio negozio e condividere idee e servizi, ma anche personale e logistica. Bisogna lavorare sui costi, ma questo non significa agire esclusivamente sul personale, si possono anche ottimizzare compiti e risorse di un'azienda", ha concluso il presidente della Società commercianti del Mendrisiotto.