
C'è "tutta una serie di fattori problematici e logoranti", come affermato dal titolare Gianni Borardi, dietro la decisione di chiudere il Cinema Ideal di Giubiasco.
Sì, perché questo autunno, riferisce La Regione, le due sale da 220 e 100 posti non riapriranno dopo la consueta pausa estiva.
La "sofferta decisione" di chiudere i battenti, ha spiegato Borardi, è stata presa soprattutto a causa del costante calo di spettatori, che negli ultimi quattro-cinque anni sono diminuiti di un terzo in Ticino.
Questo a causa della crescente concorrenza dell'offerta televisiva e della pirateria informatica, nonché delle strategie dei distributori, che non di rado inviano un film ai cinema e contemporaneamente lo vendono in DVD, inducendo le famiglie a optare per la spesa meno onerosa. A complicare il tutto, poi, vi è la politica di distribuzione delle pellicole nell'italofono Ticino, cantone che deve fare i conti con trattamenti diversi rispetto all'Italia e a Oltralpe.
Tutti fattori che hanno indotto Borardi, che iniziò la sua attività nel mondo del cinema 27 anni fa al Rialto di Muralto, a decidere di proiettare i titoli di coda nelle due sale di Giubiasco.
Borardi proseguirà comunque l'attività nell'altro cinema di sua proprietà, il Forum di Bellinzona.
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