
La Procura di Como ha chiesto nelle scorse ore il rito Immediato a carico di Alessandro Proto, il 44enne milanese arrestato a metà giugno nel corso di un blitz del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Como. L’accusa nei suoi confronti, riferisce il Corriere di Como, è di truffa pluriaggravata e autoriciclaggio. Toccherà ora agli avvocati del 44enne, Roberto Rallo e Daniela Danieli, valutare eventuali riti alternativi.
Proto, lo ricordiamo, era stato denunciato per truffa da una donna gravamente malata di cancro. Sfruttando le critiche condizioni di salute della signora, Proto le avrebbe estorto ben 132'952 euro. La vicenda era emersa grazie a un servizio de Le Iene e nei primi mesi del 2019 la Guardia di Finanza di Como aveva passato al setaccio i suoi conti. Gli approfondimenti investigativi svolti al riguardo avevano consentito ai finanzieri "di accertare la fondatezza di quanto segnalato dalla donna, di ricostruire i dettagli della vicenda truffaldina e di raccogliere numerosi riscontri probatori".
Il denaro è poi confluito su conti e carte destinati al gioco d’azzardo on line, nel "tentativo evidente – sostiene l’accusa – di nascondere l’origine delittuosa del denaro facendone così perdere le tracce". Davanti al giudice che lo aveva interrogato dopo il suo arresto, Proto aveva dichiarato di essere malato di ludopatia.
Il 44enne era già balzato agli onori della cronaca "per aver millantato affari immobiliari con personaggi di fama mondiale e tentativi di scalate ad imprese di primo piano". Nel 2013 era stato indagato dalla Procura della Repubblica di Milano e poi arrestato per manipolazione del mercato ed ostacolo alle attività degli Organi di vigilanza. Il 17 novembre 2017 la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva emesso un divieto d'entrata nei suoi confronti valido fino al 2022.
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