Ticino
Chiasso: l'agente licenziato vuole tornare al lavoro
Chiasso: l'agente licenziato vuole tornare al lavoro
Chiasso: l'agente licenziato vuole tornare al lavoro
Redazione
9 anni fa
Si complica la vicenda dell'assistente di Polizia condannato per truffa. "Guardate l'esempio di Ruggero Pantani"

Non ha sortito gli effetti sperati l'incontro tenutosi all'inizio di questa settimana tra il Municipio di Chiasso e l'assistente di Polizia comunale che era stato licenziato dopo essere stato condannato tramite decreto d'accusa per truffa. Un licenziamento che, come ricorderete, era stato in seguito congelato dal Consiglio di Stato, che ha concesso l'effetto sospensivo al ricorso inoltrato dall'uomo.

All'inizio di questa settimana le parti si sono quindi incontrate per trovare un accordo ma, come si legge sul Corriere del Ticino, le posizioni sono rimaste parecchio distanti.

Il Municipio non intende reintegrare l'uomo nel corpo di Polizia, anche perché il suo posto è stato nel frattempo già assegnato a terzi, e sarebbe quindi disposto a concedergli una buonuscita per chiudere definitivamente il rapporto di lavoro. Ma l'assistente non è d'accordo e pretende di poter tornare al lavoro. A suo modo di vedere, il licenziamento è un provvedimento sproporzionato per il reato commesso, ovvero un "semplice ruolo secondario" in una "piccola truffa ad un'assicurazione". Inoltre l'uomo, patrocinato dall'avvocato Daniele Molteni, ha avanzato il paragone con il caso di un altro dipendente comunale, Ruggero Pantani, il quale a seguito della condanna per ingiuria era stato solamente multato. Secondo l'assistente, si tratta di una palese disparità di trattamento.

L'uomo vuole quindi tornare a lavorare in Polizia o al limite sarebbe disposto ad accettare un altro impiego all'interno dei servizi comunali di Chiasso.

Ed è proprio quest'ultima ipotesi che sarebbe ora al vaglio del Municipio di Chiasso, più che mai intenzionato ad evitare una lunga e costosa causa legale con l'uomo.

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