
Un sogno custodito nel cassetto fin da bambina e ora la possibilità di provare a realizzarlo. Stiamo parlando di Chiara Beltraminelli, speaker di Radio3i che si è proposta quale Regina del Rabadan di Bellinzona. Il Carnevale, lo ricordiamo, rinnoverà nel 2026 l’intera Corte. “Il giorno in cui è uscita la notizia, ho pensato: ’devo fare presente la mia disponibilità'”, spiega Chiara a Ticinonews. Detto, fatto: “Ho spedito una lettera in cui illustravo le motivazioni che mi spingono a voler diventare Regina. Il Rabadan fa parte della storia della mia famiglia; il mio bisnonno è stato Re per diversi anni e mio nonno ha fatto parte del Comitato”. Insomma, Chiara è cresciuta tra la musica carnascialesca e i coriandoli. “Sono una grande amante di questo evento e lo frequento da sempre. Da piccola salivo sul carro del sovrano e da adolescente ho fatto parte dei vari gruppi e delle guggen. È qualcosa che fa parte di me”.
"Ho ritenuto giusto far presente la mia disponibilità"
Il regolamento del Rabadan, lo ricordiamo, prevede che sia il Re nominato a scegliere la sua consorte. “È quanto mi ha spiegato il Comitato nella risposta che mi ha inviato”, prosegue Chiara. “Io ho comunque ritenuto giusto far presente la mia disponibilità e le mie motivazioni. Penso sia importante che il Re abbia la possibilità di scegliere tra persone realmente desiderose di mettersi in gioco”. Un domani, poi, “questa prassi potrebbe anche venire cambiata. Secondo me sarebbe giusto, anche se io non sono qui per fare la rivoluzione”. Tornando al presente “se venissi scelta, sarebbe motivo di enorme gioia, per me e per la mia famiglia. Interpreterei il ruolo con entusiasmo e con il giusto impegno nei confronti di tutti gli enti”.
"Molti giovani lavorano con entusiasmo"
Come detto, quella tra Chiara e il Rabadan è una lunga storia d’amore, durante la quale la nostra interlocutrice ha potuto anche osservare i vari cambiamenti che hanno interessato sia l’evento sia i suoi partecipanti. “Ero un po’ preoccupata, perché non vedevo più così tanta gente disposta a lavorare per animare questa tradizione”. Invece “mi sono ricreduta; nel periodo post-Covid molti giovani si sono attivati con rinnovato entusiasmo e ne sono davvero felice”, conclude Chiara.