Truffe
Chiamano spacciandosi per funzionari di banca: due vittime e un centinaio di segnalazioni in Ticino
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Redazione
15 ore fa
La Polizia cantonale è a conoscenza del fenomeno. "Malintenzionati fanno apparire sul display del telefono il numero dell’istituto di riferimento. Lo scopo è mettere sotto pressione le persone per accedere a dati sensibili".

“Chiamano spacciandosi per tecnici di banca dicendo di aver bloccato una transazione sospetta, chiedendo quindi di installare un programma di assistenza in mirroring per guidare nella procedura di inserimento di un controllo a due fattori sul proprio e-banking. Infine, arrivano a chiedere i numeri della carta”. Così un lettore di Ticinonews ci ha descritto il tentativo di truffa di cui è stato vittima negli scorsi giorni. Nel momento in cui si acconsente al finto bot, “loro possono vedere in copia istantanea il tuo schermo" e accedere così a dati sensibili, ha aggiunto il nostro interlocutore, che ha voluto raccontare la sua storia per mettere in guardia potenziali nuove vittime.

Due vittime e centinaia di segnalazioni

La Polizia cantonale, da noi contattata, afferma di essere a conoscenza della fattispecie, segnalata da alcuni istituti bancari presenti in Ticino. Secondo le autorità, si tratta della cosiddetta tecnica dello "spoofing", che consente ai malintenzionati di far apparire sul display del telefono il numero dell’istituto bancario di riferimento. Lo scopo "è mettere sotto pressione le persone per accedere a dati sensibili quali codici, credenziali o autorizzazioni di pagamento”. Con le informazioni sottratte, "i criminali possono così effettuare operazioni truffaldine". Finora sono un centinaio i tentativi segnalati, con due vittime accertate nel 2025 "per un importo effettivo ancora da stabilire". L’inchiesta è seguita dalla Sezione analisi tracce informatiche (SATI).

I consigli di Raiffeisen

Anche Raiffeisen Svizzera è a conoscenza di “casi isolati di numeri telefonici manipolati”, ma non fornisce numeri precisi per "motivi di sicurezza". L'istituto, che sensibilizza sulla truffa tramite diversi canali informativi, invita a diffidare di qualsiasi chiamata inattesa, anche se il numero visualizzato sembra autentico. “Ciò che appare sul display potrebbe essere stato manipolato”, avverte la banca, che raccomanda di non fornire mai dati sensibili come informazioni sul proprio conto o password, anche se questi servono presumibilmente a fini di identificazione. In caso di dubbi, la banca consiglia di richiamare manualmente il numero ufficiale della propria filiale.