
Brutto colpo per la Alfatour SA, che gestisce gli alberghi Albarella e Suisse di San Bernardino. Negli scorsi giorni infatti, scrive il Corriere del Ticino, il tribunale distrettuale del Moesano ha dichiarato il fallimento della Alfatour, che con i suoi due alberghi dà lavoro a una ventina di persone e conta complessivamente 176 posti letto. Ma non solo, i due alberghi occupano oltre la metà dei 297 posti letto di tutti gli alberghi, e sono quattro, della località turistica. Ora gli amministratori della società hanno tempo 10 giorni per impugnare la decisione e per ottenere l'annullamento della dichiarazione di fallimento devono offrire garanzie sullo stato finanziario della società. In particolare gli amministratori dovranno aver regolato la loro posizione con i creditori, che reclamano circa 400mila franchi."Non sapevo nulla della dichiarazione di fallimento; di certo si tratta di un bruttissimo segnale per l’intero settore turistico di San Bernardino che quest'anno, in generale, ha vissuto una buona stagione malgrado i molti weekend di brutto tempo", dichiara Chiristian Vigne, direttore dell’ente turistico di San Bernardino. Vigne prosegue dichiarando che "La notizia non mi stupisce completamente perché da tempo si sapeva che la società non navigava in acque tranquillissime, ma il fallimento dell’Alfatour rappresenta sicuramente un brutto colpo per la località. Spero che la società nei prossimi dieci giorni riesca arisolvere le sue pendenze come finora ha sempre fatto. In paese vi sono quattro alberghi e se due dovessero chiudere per fallimento verrebbe a mancare un’importante capacità ricettiva. Non è esagerato affermare che l'Albarella con le sue 65 camere per un totale di 150 posti letto rappresenta il nostro polmone ricettivo. Abbiamo quattro alberghi, ma tre (il Suisse, il Brocco e Posta e il Bellevue ndr.) non hanno una dimensione sufficiente per accogliere i tour operator con i pullman. Se l’Albarella funzionasse farebbe girare tutta l’economia del villaggio anche fuori stagione". Il commento di Nicola Brivio, deputato PLR e uno dei principali promotori del rilancio della località sciisticaMa come è da leggere questo fallimento?, chiediamo a Brivio. “Sicuramente - osserva - non è da leggere in termini positivi, anche perché un fallimento non fa mai bene. È anche vero che la società che gestiva l’Albarella era già reduce da una rinascita, e quindi da una serie di disavventure, che hanno sempre messo un po’ in cattiva luce il turismo di San Bernardino”. E categorico, Brivio dichiara: “Quindi speriamo che chi verrà a gestire l’Albarella possa far meglio”. Anche San Bernardino però è confrontato con il problema dei letti freddi durante l’inverno e le strutture turistiche offerte di certo non bastano. “Esatto - prosegue il gran consigliere PLR -. Ci sarebbe sicuramente bisogno di contare su un maggior numero di posti letto negli alberghi. Questo proprio per garantire durante la settimana un’affluenza maggiore. E non solo agli impianti”.
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