
Riceviamo e pubblichiamo la seguente interrogazione al Municipio di Massagno di Usman Baig, Verdi
Gli insediamenti umani, in particolare nelle aree urbane, implicano una costante attività edilizia per realizzare infrastrutture, strade, condotte d’acqua, canalizzazioni o edifici. Costruire significa però anche preparare il terreno, ad esempio trasportando terra, scavando, demolendo infrastrutture esistenti, edificando nuovi impianti ricorrendo alle procedure più disparate. Dette attività, che devono comunque essere svolte con metodi meccanici, producono sempre rumore. Per realizzare i progetti nel più breve tempo possibile si utilizzano macchine e apparecchi la cui potenza permette prestazioni ben superiori a quelle della sola forza umana. La forte pressione sui costi impone inoltre la scelta di metodi di costruzione che riducano al massimo i tempi di realizzazione. La conseguente accelerazione del ritmo di costruzione comporta pertanto emissioni foniche più elevate. (Ufficio federale dell’ambiente UFAM, Urs Jörg) Numerosi cittadini di Massagno, dai bambinbi agli anziani - hanno manifestato la loro esasperazione legata ai rumori provenienti da vari cantieri edili sul territorio. Attività edili come la demolizione, la preparazione del terreno, la fresatura o gli scavi producono rumori molto elevati, seppur limitati nel tempo e nello spazio. Per i grandi progetti, l’inquinamento fonico può durare anni, anche in vista dei numerosi cantieri che si andranno ad aprire.Per proteggere i locali abitativi e di lavoro con “utilizzazione sensibile al rumore” situati nelle vicinanze di un cantiere - la direttiva sul rumore dei cantieri elaborata dall’UFAM prevede l’adozione dei seguenti provvedimenti: Utilizzazione sensibile al rumore: presenza di locali abitativi e di lavoro a una distanza inferiore a 300 m dal cantiere. Orario giornalierio e giorno della settimana: durante gli orari con esigenze di protezione fonica elevata è previsto un inasprimento delle usuali misure di protezione preventive come pure un aumento a 600 m della distanza. Sono considerati critici gli orari tra le 12 e le 13, tra le 19 e le 7, nonché la domenica e i giorni festivi. Durata della fase di costruzione rumorosa: se i lavori di costruzione rumorosi si protraggono per oltre 8 settimane, vengono inaspriti i provvedimenti di protezione nelle zone abitate e miste. Per i lavori di costruzione molto rumorosi si applicano requisiti più severi e si prevede un ulteriore inasprimento dei provvedimenti in caso di cantieri che durano più di un anno.
Date queste premesse, chiediamo al Municipio:1) Considerando l’elevato numero di cantieri presenti sul territorio, quale misure di prevenzione sono state adottate allo scopo di salvaguardare la quiete pubblica?2) Quali provvedimenti sono stati presi per proteggere i locali abitativi, scuole, case anziani e altri luoghi pubblici con una distanza inferiore a 300 m dai cantieri rumorosi?3) Negli scorsi 24 mesi, per quanti cantieri, con durata di oltre 8 settimane – sono stati inaspriti i provvedimenti di protezione nelle zone abitate?4) Vengono regolarmente richiesti i rapporti di manutenzione sui compressori, le gru e gli altri macchinari che devono essere costantemente lubrificati affinché il loro funzionamento sia regolare e non provochi rumori molesti?5) Gli orari di divieto (19h00-07h00,12h00-13h00) per l’esecuzione di attività e lavori rumorosi sono costantemente monitorati?6) Negli ultimi 24 mesi vi sono stati dei cantieri che non hanno rispettato costantemente tutte le norme di sicurezza e di orari? Per tali cantieri sono stati presi dei provvedimenti particolari?7) Tutti i cantieri rispettano le norme di sicurezza e il carico e scarico di materiale avviene sempre nell'area del cantiere stesso? Quali controlli vengono effettuati per mantenere in sicurezza tutti questi cantieri?Usman Mirza Baig
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata