
Chat GPT a scuola: un tema che non ha lasciato indifferenti Roberta Soldati e Edo Pellegrini, granconsiglieri UDC, i quali hanno deciso di interpellare il Consiglio di Stato in vista della fine dell’anno scolastico, momento in cui gli studenti dovranno consegnare e presentare le loro tesi e i loro progetti. I due firmatari la ritengono una questione di interesse pubblico su cui “è urgente prendere provvedimenti adeguati, in tutti gli ordini di Scuola”.
Rischio di plagio?
Le potenzialità che ha Chat GPT sono ormai note a tutti quanti, ma ci sono docenti “che ci hanno contattato preoccupati per il fatto che con questo strumento è semplicissimo produrre ogni tipo di testo, tabella, eccetera in maniera eccellente, ed è impossibile verificare l’origine del documento”. Insomma, quello che effettivamente preoccupa gli insegnanti è se il lavoro prodotto dagli studenti sia effettivamente farina del loro sacco “o un prodotto illegale ottenuto con l’intelligenza artificiale”. Il DECS durante un’intervista aveva di fatto affermato che “il tema è seguito” e che “per il momento non sono da attendersi cambiamenti significativi nei metodi di insegnamento e nelle valutazioni”.
Cosa chiedono al Consiglio di Stato
Sulla scia delle preoccupazioni sopraesposte, i due granconsiglieri chiedono al Consiglio di Stato: