
Il Consiglio di Stato comunica oggi di aver approvato il messaggio concernente la richiesta di un credito di 1,3 milioni di franchi da destinare alla progettazione e alla realizzazione di protezioni contro la caduta massi lungo la strada cantonale della Valle Maggia, nel Comune di Cevio, nel tratto tra Visletto e Riveo.
Il tratto citato è soggetto al pericolo di caduta massi dalle pareti rocciose che si estendono per un dislivello di oltre 600 metri sopra la strada cantonale e negli ultimi quindici anni è stato teatro di 1,5 eventi importanti di cadute sassi in media all’anno, fortunatamente senza vittime o feriti. Essi hanno necessitato di interventi quali la chiusura della strada causa rilevanti volumi di materiale caduti, il risanamento del campo stradale, la pulizia e lo sgombero dello stesso.
Quale misura urgente, nel 2013/2014 si è provveduto alla posa di 110 metri di reti paramassi elastiche ad alta energia immediatamente all’uscita del nucleo di Visletto che hanno abbassato il rischio individuale, anche se di poco, sotto il limite comunemente accettato in queste situazioni. Trattandosi dell’unico collegamento con l’alta Valle Maggia, il Consiglio di Stato ha dapprima valutato l’opportunità di procedere alla costruzione di una galleria di aggiramento del tratto critico, non essendo purtroppo possibile escludere che eventi di crolli di roccia importanti - oltre a creare un pericolo per gli utenti - impediscano completamente il transito. Considerati però sia l’importante investimento che una tale opera richiede, stimato in circa 30 milioni di franchi, sia gli attuali impegni nel settore stradale, una realizzazione può essere prevista unicamente a medio-lungo termine.
Il Consiglio di Stato ritiene pertanto ragionevole e responsabile attuare, a breve termine, un intervento alternativo che contribuisca a ulteriormente migliorare la situazione attuale, aumentando così la sicurezza, seppur cosciente di non risolvere definitivamente la problematica.
Le opere di protezione prevedono:
• la posa di 120 metri di reti paramassi alte 6 metri sulla parete rocciosa, circa 80 - 100 metri sopra il sedime stradale;
• il risanamento e il rinforzo delle barriere in legno lunghe 60 metri esistenti, la cui funzione è soprattutto quella di contribuire a trattenere sassi di piccole dimensioni;
• la pulizia, con eventuali interventi puntuali di sostegno, della fascia rocciosa a valle delle reti.
La progettazione e la realizzazione delle opere sopradescritte beneficeranno di un contributo da parte della Confederazione, tramite sussidi, nella misura del 35%. L’inizio dei lavori, la cui durata è stimata in circa sei mesi, è previsto, presumibilmente, ancora durante l’anno corrente.
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