Ticino
Ceruso critica Securitas e i sindacati
Ceruso critica Securitas e i sindacati
Ceruso critica Securitas e i sindacati
Redazione
9 anni fa
L'ex sindacalista denuncia le discriminazioni subite dagli agenti della sicurezza privata. "Ma nessuno li protegge"

Toh chi si rivede. Il già vicesegretario cantonale dell'OCST Nando Ceruso, oggi in pensione, sembra non aver affatto perso il piglio combattivo in favore dei diritti dei lavoratori.

Ceruso ha infatti diramato oggi un comunicato stampa per denunciare le discriminazioni di cui sono vittime gli agenti della sicurezza privata. Lo fa perché, a suo dire, nessuno protegge questa categoria di lavoratori, nemmeno i sindacati.

"Gli agenti della sicurezza privata sono discriminati ma nessuno li protegge" esordisce Nando Ceruso, raccontando di aver ricevuto richieste di aiuto da una decina di loro.

"Si sono rivolti a me chiedendo sostegno, perché non hanno trovato ascolto neppure in ambito sindacale" prosegue Ceruso, che in febbraio ha inviato una lettera di sensibilizzazione alla direzione della Prosegur SA di Lugano (parte di Securitas SA), "segnalando le discriminazioni subite dagli agenti di sicurezza assoggettati a contratti precari, vuoti di contenuti sociali e con bassi salari."

"Copia della lettera l'ho inviata anche ai segretariati sindacali UNIA e OCST chiedendo un loro intervento affinché fossero tutelati i più elementari diritti di questa categoria di lavoratori che, pur rendendo importanti servizi sia nel settore privato e in quello pubblico sono oggetto di deplorevoli forme di discriminazioni contrattuali e di abuso" scrive ancora Ceruso. "Purtroppo a distanza di oltre un mese dalla segnalazione nessuno, fatta eccezione di un tentativo di contatto andato a vuoto da OCST con Prosegur SA, nessuno si è degnato di chinarsi sui problemi evidenziati."

"Vigendo nel settore un contratto collettivo nazionale, il silenzio della direzione di Prosegur SA e di Securitas SA (che sono tutt'una) lascia al quanto a desiderare in quanto a serietà e professionalità aziendale" prosegue l'ex sindacalista. "Qualche interrogativo però si pone anche sul versante sindacale perché si tratta di problemi sindacali non trascurabili. Essendo firmataria del Contratto collettivo nazionale e parte della Commissione paritetica del settore, anche il silenzio del segretariato cantonale di UNIA desta non poche perplessità."

Ceruso ha quindi ritenuto necessario "rendere pubbliche tali fonti d'ingiustizie sociali che penalizzano un'intera categoria di lavoratori e minano alla base il mercato del lavoro cantonale."

Infine l'ex sindacalista si chiede "se alcuni apparati del settore pubblico e dei sindacati non debbano riflettere più attentamente su tali fenomeni, che generano pure forme di concorrenza sleale, per combatterli anche attraverso le commesse pubbliche e para-pubbliche, le quali dovrebbero andare alle imprese più serie che rispettano il territorio e i diritti fondamentali di chi lavora."

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