Ticino
Celebrato il XXIX Dies academicus dell'USI, "L'autonomia accademica è molto importante. Soprattutto oggi"
©Fiorenzo Maffi
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Redazione
18 ore fa
Durante la festa annuale dell'Università della Svizzera italiana (Usi), la rettrice Luisa Lambertini ha voluto ribadire l'importanza "dell'autonomia accademica nel contesto della fiducia nel mondo universitario in un periodo segnato da tagli federali e da incertezze legate agli accordi bilaterali".

Si è svolto questa mattina presso l’Aula magna del Campus Ovest Lugano il XXIXesimo Dies academicus dell’Università della Svizzera italiana (USI). “L'Università della Svizzera italiana", ha detto nel suo discorso la rettrice Luisa Lambertini, "conferma il suo impegno per una crescita responsabile, sostenibile e aperta al territorio”. Ma ha anche ricordato, spiega l'ateneo in una nota, "come l’USI stia vivendo una fase di sviluppo con l’avvio di nuovi percorsi formativi, tra cui i Bachelor in Data Science e in Scienze economiche in lingua inglese, e con la recente nascita dell’Istituto di medicina di famiglia EOC–USI–OMCT, volto a rispondere alla crescente carenza di medici di prossimità".

Due anniversari

Nel suo discorso, la rettrice "ha anche sottolineato l’impegno a differenziare le fonti di finanziamento ricordando l’evento “Insieme per il futuro”, organizzato all’interno del Locarno Film Festival, come momento chiave per rafforzare il legame tra l’università e la comunità". Oltre a questo "sono stati inoltre ricordati due importanti anniversari: i 20 anni della Facoltà di scienze informatiche e i 25 anni dell’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB)". 

Sguardo al futuro

Guardando al futuro, la Lambertini "ha illustrato il potenziale di tre proposte USI per i Poli nazionali di ricerca (NCCR) su invecchiamento, intuizione aumentata e futuri paesaggi energetici, oggi in fase di valutazione. Ha inoltre ribadito l’importanza della dell’autonomia accademica, soprattutto nell’odierno contesto geopolitico, e della fiducia nel mondo universitario in un periodo segnato da tagli federali e da incertezze legate agli accordi bilaterali".

"Un punto di forza per il territorio e l'economia"

Monica Duca Widmer, presidente del Consiglio dell’Università, ha "affermato che l’USI crescerà nelle aree di importanza strategica e consoliderà le posizioni acquisite, per continuare a essere un punto di forza per il territorio e il tessuto economico”. Oltre a questo, nel suo intervento "ha parlato anche di altri temi centrali come la transizione digitale, la collaborazione tra istituzioni accademiche ticinesi e la ferma opposizione ai tagli federali previsti alla formazione superiore". Inoltre, ha sottolineato "l’importanza della Swiss AI Initiative, che vede l’USI tra i partner, e il ruolo trainante del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico e del supercomputer Alps. Duca Widmer ha infine ribadito "l’urgenza di adattarsi rapidamente alle trasformazioni in atto in modo strategico, sostenibile ed etico".

"Investire nel sapere significa investire nel futuro"

La Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) ha invece evidenziato come oggi più che mai abbiamo bisogno di investire nell’educazione, nella formazione e nella ricerca. Non farlo sarebbe un grave errore che porterebbe il nostro Paese e il nostro Cantone indietro di decenni. Garantire mezzi e risorse finanziarie significa riconoscere che investire nel sapere e nella ricerca vuol dire investire nei giovani e nel futuro, creare posti di lavoro qualificati e opportunità per donne e uomini, avere un Cantone aperto e non chiuso su sé stesso”.

Il dialogo con l'unico svizzero andato nello spazio

Tra i momenti centrali della cerimonia, continua la nota, "vi è stato il dialogo tra Claude Nicollier, primo e finora unico astronauta svizzero ad essere andato nello spazio, e Giovanni Pellegri, responsabile de L’ideatorio dell’USI. L’intervista ha ripercorso le tappe fondamentali della vita e della carriera dell’astronauta, intrecciando scienza, emozione e riflessione". Nicollier "ha condiviso i suoi primi sogni d’infanzia, il valore della visione della Terra dallo spazio e l’importanza della cooperazione internazionale". Particolare attenzione è inoltre "stata dedicata al legame tra il settore spaziale e l’USI, con riferimento alla collaborazione con Space Exchange Switzerland (SXS), all’attività dell’Istituto di ricerche solari IRSOL e ai planetari dell’università". 

Onorificenze

Come da tradizione, il Dies academicus è stata l’occasione per conferire le onorificenze dell’Università della Svizzera italiana.

Il Professor Maurice Herlihy, ha ricevuto il Dottorato honoris causa in Scienze informatiche “Per contributi fondamentali, pratici e teorici, alla programmazione di sistemi concorrenti e distribuiti, inclusi i suoi lavori pionieristici sui modelli di consistenza per memoria condivisa e lo sviluppo di tecniche innovative di programmazione concorrente che sono state ampiamente adottate nella pratica industriale”.
L'Usi Raiffeisen Best Teaching Award è stato consegnato alla Professoressa Ilaria Espa e al Professor Adriano Fabris, “per la qualità dell’insegnamento”.
L'Usi Alumni Award è stato conferito a Giacomo Brenna “per il successo nella carriera nel campo dell’architettura”.
Arturo Licenziati, Presidente e CEO di IBSA Group, è stato nominato Membro onorario USI “per il decisivo e generoso sostegno allo sviluppo della Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana”.
Il Professor Michele Parrinello ha ricevuto la Medaglia dell’USI, in segno di riconoscenza “per il suo importante contributo allo sviluppo dell’ateneo”.

L'arte della Compagnia Finzi Pasca

In occasione del 29esimo Dies academicus, l’Aula magna dell’USI ha ospitato "Firefly Forest", un’installazione artistica immersiva della Compagnia Finzi Pasca. Firmata da Hugo Gargiulo e accompagnata da musiche originali di Maria Bonzanigo, l’opera ha trasformato lo spazio in un ambiente evocativo, ispirato al “Teatro della Carezza”, cifra poetica della compagnia. Con 348 lampadine sensibili al suono e cinque momenti musicali tratti da spettacoli iconici, l’installazione ha regalato al pubblico un’esperienza emozionale di grande impatto visivo e sonoro.

L'opera di Street art partecipativa

Al termine della cerimonia "è stata inaugurata l’opera Universo di Yuri Catania, un progetto inedito di street art partecipativa che raffigura oltre un migliaio di volti della comunità accademica USI: studenti, docenti, ricercatori e staff. Un grande collage visivo in bianco e nero, arricchito da fiori e farfalle simboliche, che riflette il valore dell’inclusione, dell’identità condivisa e della diversità come ricchezza. L’opera si inserisce nella campagna Play your future, che fonde arte e realtà aumentata per raccontare l’esperienza universitaria in chiave creativa e contemporanea".

L'asta per le borse di studio

Infine, conclude la nota, "dieci opere esclusive donate all’USI dall'artista Yuri Catania, intitolate "Lvgaxy Astro Flowers", sono state messe all'asta per sostenere con una o più borse di studio studenti e studentesse di informatica. Le stampe, in edizione limitata di soli 10 pezzi, sono state autografate dall'artista Yuri Catania e dall’astronauta svizzero Claude Nicollier, ritratto nell'opera, rendendole dei pezzi unici dal forte valore simbolico".